Davanti ad un caffè possono prendere forma i migliori progetti di vita. Ma un caffè può essere anche un pretesto sciocco, retaggio di un’attività meramente sociale, durante il quale perdere tempo e nulla più. Insomma, sta tutto negli intenti e nei desiderata da cui erano mosse le parti, il senso del caffè che Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno preso assieme a Campobasso. I leader di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle erano in Molise per lanciare Roberto Gravina candidato Presidente, alle elezioni Regionali del 25 e 26 giugno, della coalizione progressista. Dopo il corteo romano ecco il caffè molisano: in qualche modo si sta lavorando, ad una nuova intesa giallorossa.

Schlein: le differenze non ci impediscano di stare insieme

Il tema alleanze viene ripreso da Elly Schlein anche in una sua intervista al quotidiano Domani. La Segretaria del Partito Democratico è molto chiara nella sua linea: per arginare un centrodestra tanto forte serve uno scatto mentale volto a far compiere un avvicinamento – almeno tematico – con gli altri partiti dell’opposizione. Infatti, ha detto: “Le differenze ci sono, ma vogliamo lasciare che ci impediscano di stare insieme?”. A chi l’ha criticata per aver deciso di presenziare all’iniziativa del Movimento 5 Stelle ha poi detto:

Davanti a un governo che colpisce così duramente le fasce più deboli, è la responsabilità maggiore che abbiamo. Mi invitano in una piazza contro la precarietà? Ci sarò. Vuol dire che cambio idea sull’Ucraina? No, il Pd ha sempre avuto una posizione chiara di supporto all’Ucraina ma accanto a questo dice: non disperdiamo l’idea di un cessate il fuoco e di una pace giusta, una forza di sinistra non può dismettere la parola pace. Se domani mi invitasse Carlo Calenda a una sua manifestazione ci andrei, ma non cambierei idea sul sindaco di Italia, che è un’idea sbagliata. Ma non vorrei che fossimo vittime di un riflesso condizionato.

Schlein spiega poi che in questi giorni si stanno verificando, per errori di chi è al governo, le condizioni per alzare il tiro dell’opposizione. Le sue parole:

Parliamo delle sfumature che dividono le opposizioni e non di due fatti clamorosi: il ministro Giancarlo Giorgetti smentisce Meloni sul Mes e al senato la maggioranza va sotto sul decreto lavoro. Ripeto, l’opposizione ha sfumature diverse, ma possiamo essere uniti per far scoppiare le contraddizioni enormi che ci sono in questa maggioranza, brava solo a mettersi d’accordo in nome del potere. Mi auguro che si inizi dal Molise, che va al voto: possiamo dare un futuro diverso a quella regione, proprio sul tema della salute merita molto di più di quello che il governo di destra in questi anni ha prodotto.

La chiosa è lapalissiana:

Dopo la sconfitta subita a settembre 2022, e dopo quelle delle regionali e ai ballottaggi delle comunali, io sento questa responsabilità. Spero che la sentano anche gli altri, servono sinergie.

Priorità al lavoro

Passando alle battaglie Elly Schlein ha ribadito il tema principale su cui il suo PD vuole agire: il lavoro. Lo ha detto con queste parole:

Il Pd oggi ha una piattaforma chiara: limitare il lavoro a termine, il governo Meloni va nella direzione opposta. Serve una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata. Serve il salario minimo, perché sotto una certa soglia si chiama sfruttamento. Anche sull’attuazione del Pnrr ci può essere una forte convergenza, sugli investimenti al Sud, in quelli nell’economia sociale e della cura: è assurdo cancellare dal Pnrr del primo governo guidato da una donna i fondi per i nidi.

Infine:

Il lavoro di cura grava sproporzionalmente sulle spalle delle donne. Mi dica lei: di tutte le cose ce n’è una su cui le altre forze non sono d’accordo? No. Allora è un dovere morale verso l’Italia costruire una alternativa alla destra. Partendo non dalle differenze ma dalle cose che abbiamo in comune