A Perugia chat di revenge porn su Telegram ai danni di ragazze all’oscuro di tutto. I gruppi si chiamavano “Perugia Nuda” e “Perugia scambio foto chat”. A gestirli due giovani della città, rispettivamente oggi di 21 e 22 anni, che ora sono finiti a processo. A scoprire il tutto era stata una vittima, dopo una confidenza.
Perugia, chat di revenge porn su Telegram: cos’è successo
I fatti risalgono al 2020 quando, nel mese di novembre, una ragazza di Perugia ha scoperto l’esistenza di queste chat su Telegram, in cui giravano foto sue e di sue coetanee. Ma non si trattava di foto innocue, bensì di scatti hard. Al centro c’erano amiche, conoscenti ed ex fidanzate dei ragazzi che facevano parte di questi gruppi.
Così la vittima ha capito di trovarsi davanti alla classica situazione di revenge porn. La giovane, che all’epoca aveva 15 anni, aveva mandato delle immagini intime a quello che poi è diventato il suo ex fidanzato e lui le ha fatte girare sul web. A quel punto la ragazza non si è tirato indietro e ha deciso di indagare lei stessa su quanto stava accadendo.
Non ha infatti subito denunciato queste chat di Telegram alle forze dell’ordine. Al contrario, lei ha iniziato una sua indagine personale. Con l’aiuto di un’amica, si è accordata con due ragazzi che sono entrati in questi due gruppi e hanno iniziato a girare loro i vari contenuti che venivano mandati.
La situazione è risultata ancora più grave del previsto. Le ragazze infatti hanno trovato non solo delle loro foto intime, ma anche quelle di tanti altri giovani coetanee e non, residenti a Perugia. E a farle girare erano i loro amici, conoscenti o ex fidanzati. Insomma, come dicevamo prima, la classica e triste situazione di revenge porn, con cui oggi purtroppo sempre più persone devono fare i conti.
Le due ragazze sono riuscite poi ad avere un incontro con l’amministratore di queste chat. Hanno registrato la loro conversazione, il loro faccia a faccia. Solamente dopo si sono recate alla polizia postale, presentando tutte le prove che avevano nelle loro mani.
Oggi, venerdì 23 giugno 2023, si torna a parlare di questa notizia, dopo che il giornale Il Messaggero ha portato alla luce e raccontato questa storia. I nomi delle vittime coinvolte e dei giovani di 21 e 22 anni indagati rimangono segreti. Intanto però sappiamo che la Procura sta contestando ai due ragazzi le accuse di revenge porn e pedopornografia.
Tutto è partito da un allarme
Ma come ha fatto la prima ragazza ad accorgersi dell’esistenza di queste chat di revenge porn su Telegram? La risposta è molto semplice. Ad “avvisarla” è stata un’altra persona. L’ha chiamata e ha spiegato lei di aver visto delle sue fotografie senza veli sul cellulare di uno dei soggetti coinvolti in questa storia.
I due admin di tale chat all’epoca dei fatti erano poco più che maggiorenni. Oggi invece hanno 21 e 22 anni. Ieri, giovedì 22 giugno 2023, nel corso dell’udienza preliminare davanti al giudice Angela Avila, i due hanno chiesto la messa in prova ai servizi sociali. Prima ci saranno però la riqualificazione del danno e il risarcimento alla vittima.
La difesa dei ragazzi non si è opposta a questa decisione. Il motivo? “A noi non interessa la condanna, bensì interessa un vero percorso di pentimento dei nostri assistiti”, ha dichiarato l’avvocato. A rappresentare invece la ragazza che ha presentato la denuncia e ha fatto scattare l’indagine è il legale Francesco Gatti.
I due gruppi di Telegram si chiamavano rispettivamente “Perugia Nuda” e “Perugia scambio foto chat”. Ora ovviamente sono stati chiusi ed è stato analizzato tutto il materiale presente all’interno di essi. Materiale che, di fatto. ha dimostrato l’operato dei ragazzi presenti dentro queste chat (e non solo degli admin).
Nel frattempo sembra (ma questo dettaglio non è stato ancora confermato) che la giovane vittima si sia sentita costretta a cambiare scuola per la vergogna. Sembra inoltre che la stessa stia seguendo tutt’ora un percorso psicologico per aiutarla a superare il trauma.