Quanti viaggi ha fatto il sommergibile Titan? Sono in molti a chiederselo dopo la tragedia che ha portato alla morte di cinque persone, partite a bordo dell’imbarcazione per visitare il relitto del Titanic, e morti dopo l’implosione del sottomarino
Quanti viaggi ha fatto il Titan? Il successo dei ‘viaggi estremi’ prima del dramma
La tragedia del sommergibile Titan, che ha portato alla morte di cinque persone mentre si apprestavano ad esplorare le profondità dell’oceano verso il relitto del Titanic, rappresenta l’esito più drammatico di una tendenza in forte espansione negli ultimi anni.
Quello dei cosiddetti ‘viaggi estremi’ è, infatti, un business in grande espansione. Quando ci si chiede ‘quanti viaggi ha fatto il Titan’ prima del disastro, volendo individuare nell’impreparazione o nell’improvvisazione le eventuali cause dell’incidente, si scopre come, in realtà, l’esplorazione sottomarina fosse tutt’altro che una novità per la Ocean Gate.
Solo nel 2021, infatti, la società fondata da Stockton Rush, aveva compiuto 6 missioni analoghe, mentre erano state 7 quelle portate a termine l’anno successivo, il 2022.
Il racconto di chi aveva fatto il viaggio sul Titan: “Consapevoli dei rischi ma viaggio difficile”
L’impressa della Ocean Gate nasce nel 2010 dall’idea di Stockton Rush, che decide di sviluppare un turismo intorno a mete ambite come, appunto, il relitto del Titanic. A fronte di una spesa ovviamente elevata, i turisti possono godere, nelle intenzioni di Rush di un’esperienza davvero fuori dal comune.
Tuttavia, i problemi non sono mai mancati, a giudizio di coloro che hanno affrontato la spedizione prima di quella fatale di questi giorni.
L’uomo d’affari tedesco Arthur Loibl parla esplicitamente di “missione suicida”, riferendosi al suo viaggio del 2021. Numerosi ritardi, problemi in continuazione e un clima di tensione costante hanno caratterizzato la sua esperienza, come riferito al quotidiano tedesco Bild.
Lo youtuber Alan Estrada riferisce di aver provato il viaggio due volte, nel 2021 e poi nel 2022, dopo che il primo tentativo era stato annullato a causa di problemi tecnici. Sottolinea, inoltre, che le clausole preliminari da sottoscrivere al momento della stipula del contratto, mettono in chiaro i rischi – compreso quello di perdere la vita – cui si può incorrere durante il viaggio.
C’è, tuttavia, anche chi sottolinea la prudenza degli uomini di Ocean Gate. Mike Reiss, produttore dei Simpson – che, come spesso capita, avevano previsto anche questa tragedia in uno dei loro episodi – ha raccontato di una spedizione per visitare il relitto di un U-Boat al largo di New York, annullata dopo la partenza a causa della perdita delle comunicazioni.