Mourinho rinuncia ad essere un membro dell’Uefa Football Board. La comunicazione, con effetto immediato, arriva direttamente da Josè Mourinho. Il tecnico portoghese ha informato della decisione presa, via email, il capo del consiglio – composto da diversi membri, tra cui appunto Mourinho – e dirigente dell’Uefa Zvonimir Boban. “Nel ringraziarvi per l’invito che mi avete rivolto nel farmi prendere parte all’Uefa Football Board, mi dispiace informarvi che, con effetto immediato, rinuncerò alla mia partecipazione a questo gruppo. Le condizioni in cui credevo fortemente non ci sono più“. La decisione dell’allenatore arriva a poco più di 24 ore dalla squalifica comminatagli dall’organo calcistico europeo e non può certo essere un caso. L’allenatore giallorosso infatti, a seguito dell’episodio ormai noto che lo ha visto protagonista dopo la finale di Europa League con il Siviglia dello scorso 31 maggio (ha duramente criticato l’operato dell’arbitro Taylor urlandolo il faccia al direttore di gara nel garage della Puskas Arena dove si è giocata la finale), ha ricevuto uno stop di 4 giornate nelle partite europee. Mourinho era entrato a far parte di questo consiglio dell’Uefa, insieme con altri 19 membri, tra cui allenatori del calibro di Ancelotti, Capello e Benitez.
Mourinho rinuncia all’Uefa Football Board, “Le condizioni a cui credevo fortemente quando sono entrato non ci sono più”
“Nel ringraziarvi per avermi invitato mi dispiace informarvi che, con effetto immediato, rinuncerò alla mia partecipazione a questo gruppo. Le condizioni in cui credevo così fortemente non ci sono più e sento l’obbligo di prendere questa decisione”.
Chiaro e diretto Josè Mourinho nella email che ha inviato a Zvonimir Boban che ha voluto fortemente questa sorta di ‘consiglio dei saggi’. Un organo istituzionale proposto e ideato dall’ex giocatore del Milan, nato con l’obiettivo di suggerire idee per migliorare questo sport. Idee in cui evidentemente Mourinho non si riconosce più e oggi lo ha fatto sapere proprio a chi questo gruppo invece lo ha voluto fortemente. “Nel ringraziarvi per avermi invitato – ha spiegato il tecnico portoghese – mi dispiace informarvi che, con effetto immediato, rinuncerò alla mia partecipazione a questo gruppo. Le condizioni in cui credevo così fortemente non ci sono più e sento l’obbligo di prendere questa decisione”. E poi ancora: “Le chiedo cortesemente – scrive rivolgendosi proprio a Boban – di comunicare la mia decisione anche al presidente (dell’Uefa ndr), Aleksander Ceferin“. Firmato Josè Mourinho. Poche righe ma decise e senza possibilità di appello. Questo è quello che ha voluto rendere noto all’Unione Europea delle Federazioni l’allenatore giallorosso evidentemente amareggiato per quanto successo durante e dopo la finale di Europa League. L’arbitraggio della finale con il Siviglia, di Anthony Taylor, lo ha fatto infuriare e non ha fatto nulla per nasconderlo. Sia durante la gara ma soprattutto dopo, quando è andato a prendere di petto il direttore di gara, mentre saliva sul van che lo avrebbe portato fuori dallo stadio. Le frasi urlate da Mourinho sono finite in un video e gli sono costate 4 giornate di squalifica, comunicate proprio ieri dall’Uefa. E oggi arriva questa decisione del tecnico della Roma di lasciare il consiglio voluto da Boban. L‘Uefa Football Board è infatti proprio un consiglio composto da giocatori – soprattutto del passato – allenatori (tra cui compare anche Capello) ed arbitri. Tutti uomini esperti, che hanno vissuto il calcio ai massimi livelli. I temi su cui il consiglio si prefissa di ragionare e discutere, sono diversi: dalle regole principali del gioco alla questione arbitrale, i calendari delle competizioni e anche il calcio giovanile e il suo sviluppo.
Il testo originale dell’email scritta da Mourinho
Dear Mr. Boban, nIn thanking you for the invitation you extended to me to be a member of the UEFA Football Board, I regret to inform you that, effective immediately, I will be renouncing to my participation in this group. The conditions which I so strongly believed in when I joined are no longer standing and I felt the obligation to take this decision. I kindly ask that you also communicate my decision to the President Mr. Aleksander Čeferin. Kind regards, Jose Mourinho.