Aumenti stipendi dei lavoratori del legno, in arrivo 137 euro in più in busta paga dal rinnovo del contratto nazionale di categoria. In tutto, interessati agli incrementi retributivi sono 200.000 dipendenti ai quali andrà anche un bonus una tantum suddiviso in due tranche, una da fruire subito e l’altra a marzo prossimo. Federlegno Arredo (Fla), Fillea, Filca e Feneal sono i firmatari del nuovo contratto. Le parti hanno investito tutte le risorse del nuovo contratto per gli aumenti nei cedolini di busta paga dei lavoratori.

Aumenti stipendi lavoratori del legno, 137 euro in più dal rinnovo del contratto

Arrivano gli aumenti degli stipendi per 200.000 lavoratori del settore del legno. Dalla firma del nuovo contrato di Federlegno Arredo (Fla) e della Feneal, Filca e Fillea, arrivano 137 euro al mese di aumento in busta paga per il nuovo Contratto collettivo nazionale di Lavoro (Ccnl) del settore. Da quanto fanno sapere i sindacati che sono arrivati alla firma, le risorse sono andate tutte agli aumenti delle retribuzioni dei lavoratori del settore, chiamati ad “affrontare un periodo” che non si preannuncia facile, secondo quanto dichiarato da Claudio Feltrin, Presidente di Federlegno Arredo. Per i lavoratori interessati, anche un bonus una tantum, che verrà versato in due tranche, una con la busta paga di luglio 2023 e l’altra con quella di marzo 2024.

Nel dettaglio, con la busta paga di luglio cresceranno gli stipendi dei lavoratori del legno di 136,95 euro parametrati al quarto livello, quello che interessa la maggior parte dei lavoratori del settore. Per i lavoratori del livello base, gli incrementi si fermano a 102,20 euro, mentre per il quinto livello l’aumento del cedolino mensile sarà di 143,08 euro.

Aumento stipendi lavoratori legno, in arrivo anche un bonus di 600 euro a luglio 2023

Inoltre, è previsto il versamento di un bonus una tantum, da fruire in due distinti momenti. Il bonus totale è pari a 600 euro, dei quali i primi 300 euro saranno versati ai lavoratori del settore con la busta paga di luglio 2023, mentre i restanti 300 euro saranno versati a marzo 2024. Il bonus di 600 euro è uguale per tutti, a prescindere dal livello retributivo occupato da ciascun lavoratore dipendente del settore. Il contratto avrà validità fino a tutto il 2025. Inoltre, le sigle sindacali hanno confermato gli adeguamenti retributivi proporzionali all’indice Ipca, che corrisponde al tasso di inflazione al netto dei prodotti energetici provenienti dall’estero. È previsto che a gennaio del prossimo anno, sindacati e associazioni si incontrino determinare il calcolo dell’Ipca osservato per il 2023 e determinare gli eventuali nuovi aumenti. La stessa procedura è prevista anche a gennaio del 2025 per l’anno 2024.

Crescono le retribuzioni dei metalmeccanici

Proprio nei giorni scorsi, la revisione dell’indice Ipca aveva determinato gli aumenti – a decorrere da questo mese di giugno – per un milione e mezzo di dipendenti del settore metalmeccanico. L’indice definitivo osservato per l’anno 2022 è pari al 6,6 per cento, percentuale che ha determinato aumenti da circa 100 euro fino a un massimo di 162 euro. L’incremento dei salari si accompagna anche al taglio del cuneo fiscale con un aumento della retribuzione netta in busta paga per lo sconto sui contributi a carico dei lavoratori del 6% e 7% nei cedolini da luglio a dicembre 2023. Per effetto degli aumenti in busta paga e del taglio del cuneo fiscale, fino a fine anno l’aumento mensile supererà i 200 euro.

Non vi è ancora certezza della conferma degli sconti contributivi per il prossimo anno, nella misura maggiorata della seconda parte del 2023, o in quella ridotta del 2% e 3% delle buste paga da gennaio a giugno 2023. Probabilmente la misura potrà essere confermata – ma non si sa a quali percentuali – con la legge di Bilancio 2024 del prossimo autunno.