Erano in casa di alcuni familiari quando hanno notato che il figlio di 2 anni era in uno strano torpore, insolito. Così allarmati sono corsi in ospedale e i medici hanno appurato che le condizioni del piccolo fossero causate dall’ingerimento di hashish. Questo episodio si è verificato a Palermo e fa il paio con un altro tragico fatto che ha sempre visto protagonista un bimbo di appena 24 mesi morto proprio per un overdose da oppiacei circa un anno fa in provincia di Belluno.
Tornando ai giorni nostri, i genitori del piccolo di Palermo, hanno notato che qualcosa non andava e sono corsi all’Ospedale locale Di Cristina per tentare di capire cosa stesse succedendo al piccolo. I medici dopo le prime analisi hanno scoperto che il bambino aveva ingerito dell’hashish. Il piccolo è stato ricoverato mercoledì 21 giugno e attualmente le condizioni, dopo le prime cure a cui è stato sottoposto, sono in miglioramento. Subito dopo le verifiche effettuate dai sanitari e i risultati avuti dalle analisi, che non hanno lasciato spazio ai dubbi, è stato allertato il tribunale dei minori e ora la Polizia, coordinata dalla procura, sta indagando per capire come si siano svolti i fatti e se i genitori abbiano una responsabilità.
Bimbo di 2 anni ha un malore, i genitori lo portano in ospedale e scoprono che ha ingerito hashish
Gli investigatori, come d’obbligo in questi casi, sono stati immediatamente informati dai medici che hanno soccorso il bambino. A quel punto sono stati avviati i primi accertamenti. Naturalmente sono state fatte molte domande ai genitori, soprattutto per capire come il bambino possa aver ingerito gli oppiacei. Così come ha fatto anche la polizia, una volta allertata, che ha cominciato subito a cercare indizi per arrivare alla ricostruzione di quanto accaduto. Ora infatti, una volta messo in sicurezza il piccolo, sarà necessario al più presto chiarire i contorni della vicenda. I genitori del bimbo colpito da malore, a quanto pare si sono subito mostrati collaborativi sia con i medici che hanno preso in cura il figlio, sia con la polizia. La loro versione è quella raccontata appena arrivati in ospedale e cioè, hanno detto di essere giunti a casa di parenti dove il piccolo, mentre era distante dagli occhi di tutti, avrebbe raccolto qualcosa da terra e se lo sarebbe messo in bocca. Subito dopo sono cominciati i primi sintomi di malessere. Proprio alla luce di questo, il padre e la madre preoccupati dalla mancanza di risposta del figlio agli stimoli esterni, hanno deciso di andare in ospedale per capire quale potesse essere il problema. I genitori del piccolo sono così corsi al nosocomio dove è stato immediatamente sottoposto agli esami del sangue che hanno evidenziato nel sangue tracce di Thc, il principio attivo dell’hashish.
Ricoverato perché ha ingerito hashish, il bimbo di 2 anni sta meglio
In queste ore il bambino è sotto continua osservazione dei medici, accanto a lui c’è la mamma che non l’ha lasciato solo per un momento. Ora la polizia aspetta la relazione del personale sanitario. Poi la Procura che si trova presso il Tribunale per i minorenni dovrà stabilire le mosse successive da compiere. Secondo le prime indagini questo sarebbe il primo episodio del genere che riguarda questa famiglia dove sono presenti anche altri bambini piccoli. Nessun componente della stessa, avrebbe alcun precedente legato al mondo della droga. Dunque potrebbe non essere necessario attivare alcun percorso con i servizi sociali. L’allarme scatta però alla luce del fatto che negli ultimi mesi quello successo a Palermo non è il primo caso che vede coinvolti bambini molto piccoli in episodi del genere. Come ha confermato la responsabile della direzione medica dell’ospedale Di Cristina dove è stato ricoverato il piccolo di 2 anni. Secondo quanto riferito dalla dottoressa Desirée Farinella, sarebbe il secondo caso nello stesso ospedale, in poco tempo. La dottoressa sottolinea quanto sia pericoloso e rischioso per la salute dei bambini venire a contatto con certe sostanze e soprattutto quanto sia rischioso tenere in casa gli stupefacenti quando sono presenti dei piccoli.