E’ caos dopo il servizio Report che ha visto coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanchè che oggi risponde e definisce l’inchiesta mandata in onda lo scorso 19 giugno una rappresentazione suggestiva ed unilaterale e dice di essere già in contatto con gli avvocati per poter risolvere la questione per vie legali. Il Partito Democratico invece si unisce al coro dell’opposizione per le dimissioni del ministro, oggi diversi esponenti dei dem hanno chiesto alla premier Meloni di non tacere su quanto accaduto.

Una puntata destinata a far parlare, Santanché risponde: “Prodotto ispirato a screditarmi”

Che il servizio mandato in onda lo scorso 19 giugno potesse sollevare polemiche da parte dell’opposizione era chiaro fin da subito. Sono davvero tante le accuse nei confronti del ministro del Turismo: dal mancato pagamento di fornitori fino a dipendenti licenziati in attesa del tfr. Daniela Santanchè però non ci sta e replica al servizio di Report con una nota che lascia presagire che si andrà presto per vie legali:

“In merito al servizio andato in onda lunedì 19 giugno 2023 durante la trasmissione ‘Report’, ed alle conseguenti notizie di stampa riportate su alcune testate giornalistiche, il ministro senatrice Daniela Garnero Santanchè precisa che le suddette notizie risultano prive di corrispondenza con la verità storica. Sono state rappresentate in forma del tutto suggestiva ed unilaterale per fornire una ricostruzione dei fatti che risulta radicalmente non corrispondente al vero, ispirata esclusivamente dalla finalità di screditare l’immagine e la reputazione della sottoscritta presso l’opinione pubblica. I responsabili della trasmissione televisiva erano stati preventivamente invitati ad evitare di diffondere notizie non veritiere, purtroppo invano. Per questi motivi ho dato mandato ai legali di fiducia per le necessarie iniziative nelle opportune sedi giudiziarie

Il Pd invoca le dimissioni: “Meloni non taccia”

Si fa sentire il Partito Democratico contro il ministro. La maggior parte dei commenti degli esponenti dem ribadisce che dopo uno scandalo di questa portata l’unica cosa possibile siano le dimissioni da parte di Santanchè, questo argomento è stato toccato dal responsabile Esteri, Europa e Cooperazione internazionale del Pd, Peppe Provenzano. Fa eco a Provenzano anche Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture.

Lo stesso chiedono Serracchiani, Fina, Furfaro e la senatrice D’Elia. Nel corso di un’intervista a Radio Immagina, il capogruppo alla Camera del Pd Chiara Braga ha detto che il ministro sta danneggiando l’immagine dell’Italia nel mondo e pertanto dovrebbe dimettersi. Infine secondo Pierfrancesco Majorino, componente della segreteria nazionale Pd con delega alla casa, Santanchè avrebbe perso ogni credibilità:

“Le gestioni opache delle sue società mettono la sua persona in una situazione che richiede il gesto immediato delle dimissioni”

Duro attacco da parte di Avs nei giorni scorsi

L’opposizione era passata all’attacco già due giorni fa quando Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, ha diffuso una nota in cui ha detto:

Normalmente, come un orologio svizzero, Gasparri o qualche altro parlamentare della destra sarebbero intervenuti per attaccare la trasmissione. Ma questa volta nessuno interviene. Questo silenzio è imbarazzante e chiedo alla presidente Meloni: una ministra che non paga i lavoratori della sua azienda può stare al governo del Paese?”

Critiche anche da parte di Nicola Fratoianni che ha rimarcato come il ministro non ha chiarito in un’intervista recente su Rete 4 nulla in merito all’inchiesta portata avanti da Report:

Se la ministra sfugge, la presidente del consiglio Meloni non può e non potrà fare altrettanto: voltarsi dall’altra parte, fare finta di niente non può essere la soluzione. Il Parlamento e l’opinione pubblica del Paese hanno il diritto di sapere come stanno le cose. All’estero la Santanché l’avrebbero già allontanata dal governo“.