Si torna a parlare di Mes, Meccanismo europeo di stabilità. La Commissione Esteri della Camera ha approvato oggi, giovedì 22 giugno 2023, il testo base del disegno di legge di ratifica. A far discutere però non è tanto la decisione presa, bensì il fatto che tutti i deputati della maggioranza sono risultati assenti.
Mes, il voto di oggi e l’assenza della maggioranza: cosa sta succedendo
Mentre la maggioranza dunque non si è presentata, il testo base del disegno di legge di ratifica al Mes è stato votato da Partito Democratico, da Italia Viva-Azione e dall’Alleanza Verdi e Sinistra. Si è invece astenuto il Movimento 5 stelle. Il documento passa ora all’esame della Commissione Bilancio. Nei prossimi giorni poi tornerà in Commissione Esteri dove sarà votato il mandato al relatore. Il “viaggio” proseguirà poi in Aula alla Camera. L’arrivo è previsto per il prossimo 30 giugno.
Intanto, mentre in Italia fa discutere la notizia di questa assenza della maggioranza oggi, giovedì 22 giugno 2023, gli occhi delle istituzioni dell’Unione Europea sono puntati su quelli che saranno i successivi sviluppi. Il dibattito in corso nel nostro paese sul Mes infatti è seguito con attenzione dai vertici Ue. Lo hanno riferito fonti a loro vicine.
Le stesse fonti hanno anche ricordato che durante l’ultimo Eurogruppo a Lussemburgo c’è stato un preciso scambio tra il governo italiano e i membri dell’Eurozona. Scambio che ha visto al centro della discussione i passaggi da compiere affinché la riforma possa passare ed entrare in vigore entro la fine dell’anno, il 2023.
Il parere del ministro Giorgetti
Già nella giornata di ieri, mercoledì 21 giugno 2023, il Mes era diventato un tema particolarmente caldo. Il motivo? Era arrivato il parere pubblico del capo di gabinetto del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Egli aveva sostenuto che la ratifica non avrebbe prodotto “nuovi o maggiori oneri”. Dunque non si intravedeva un peggioramento del rischio.
Dall’altra parte però, come ha ribadito oggi il vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, il parere del Mef è stato solamente dal punto di vista tecnico. Non politico dunque, come ha ripetuto più volte in questa giornata il leader della Lega.
La reazione del Pd. Schlein: “Non si è mai vista una cosa del genere”
Immediata e dura è stata la reazione del Pd a quanto successo oggi. Il capogruppo dem in commissione Esteri Enzo Amendola, dopo il voto del testo base sulla ratifica del Mes, ha commentato:
Nuova puntata della maggioranza sul Mes Non si presentano in Commissione esteri. Assenti ingiustificati e senza parere del governo. Ora il testo base andrà in aula, ma la questione non cambia: non sanno cosa fare. Siamo in Parlamento, ma loro continuano oltre ogni decenza.
Non si è fatta attendere neanche l’opinione della segretaria dem Elly Schlein. Su Twitter ha pubblicato il seguente post:
La maggioranza è talmente divisa che oggi ha disertato il voto sul Mes alla Camera. Non si è mai visto. E ieri è andata sotto al Senato sul Dl Lavoro. Un governo fantasma che non sta in piedi, fa perdere credibilità all’Italia e continua a non dare risposte a chi è in difficoltà.
È intervenuta anche Simona Bonafè, vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Camera, sulla stessa lunghezza d’onda della segretaria dem. Bonafè ha dichiarato:
Sul Mes la destra ha già perso la faccia sia in Italia che all’estero. Invece di affrontare con serietà e responsabilità la ratifica di uno strumento indispensabile per garantire la stabilità finanziaria a livello comunitario governo e maggioranza, come è successo oggi a Montecitorio, continuano a disertare le sedi istituzionali evitando il confronto, sperando soltanto in un impossibile rinvio all’infinito della discussione. Il paese non merita questo spettacolo deprimente ed indecoroso.