Migranti, Save the Children rilascia alcuni numeri sulla situazione dei minori stranieri che arrivano non accompagnati in Italia. Poi promuove un seminario per dialogare con le istituzioni, con le organizzazioni internazionali e con la società civile per parlare di tutti questi bambini e ragazzi. Ecco i dati e le dichiarazioni dei vertici di Save The Children.

Migranti, Save the Children: i dati sui minori

Lo scorso 20 giugno si è celebrata la Giornata mondiale del Rifugiato. In quella occasione è stato dedicato un pensiero a tutte quelle milioni e milioni di persone che sono costrette a lasciare la propria casa e il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore. Lo fanno per motivi legati alla guerra, alle violenze, alle persecuzioni e/o alle violazioni dei diritti umani.

Oggi Save The Children ha fatto un passo in più e ha presentato una serie di dati che sono davvero preoccupanti. Secondo quanto emerge dalle analisi, al mese di maggio 2023, i minori non accompagnati accolti in Italia risultano essere oltre 20mila. 20.510, per essere precisi. Di questi, 3.881 sono bambini e bambine che hanno meno di 14 anni d’età.

Ma non è finita qui. Dall’inizio dell’anno fino a metà giugno risultano essere 6mila i minori stranieri arrivati nel nostro Paese senza la loro mamma o il loro papà dopo aver attraversato il Mar Mediterraneo. Dei numeri molto alti di fronte ai quali noi non possiamo chiudere gli occhi. Un altro dato che emerge riguarda l’incidenza degli arrivi via mare.

Negli ultimi anni si può osservare che questa è diminuita. La percentuale è passata dal 15,8% nel 2021, al 11,5% nel 2022 fino al 11,1% nel 2023). Tuttavia, in termini assoluti, i bimbi e i ragazzi arrivati nel corso dell’anno sono più del doppio di quanti erano arrivati nello stesso periodo dello scorso anno. Il 13 giugno del 2022 erano infatti 2.505. Quest’anno invece, come dicevamo prima, circa 6mila.

Le dichiarazioni di Daniela Fatarella

A commentare questi dati oggi, giovedì 22 giugno 2023, è stata Daniela Fatarella, direttrice Generale di Save the Children. Ha ricordato, prima di tutto, che i minori che arrivano dal Mediterraneo in Italia portano con loro un bagaglio molto pesante fatto di violenze, conflitti e povertà. Si tratta di persone, e soprattutto in questo caso di bambini, che si vedono costretti a lasciare la loro casa e la loro famiglia per sfuggire a situazioni di estremo e pericoloso disagio.

Queste le prime parole della direttrice Fatarella:

I bambini, le bambine e gli adolescenti che arrivano via mare portano con sé un bagaglio pesante: le violenze, i conflitti, la crisi climatica e la povertà nei loro paesi di origine, i soprusi e le violazioni subite lungo le rotte, insieme al senso di angoscia e al dolore per la lontananza da casa. Al tempo stesso, hanno una forte determinazione, la capacità di guardare avanti, la volontà di realizzare i loro progetti per il futuro.

Poi, sempre da parte della numero uno di Save The Children Italia è arrivata un’interessante proposta: quella di creare un sistema europeo strutturato per la ricerca e per il soccorso dei migranti in mare. Per farlo però serve tanto la collaborazione del governo italiano, quanto di tutti i paesi degli Stati membri dell’Unione Europea.

Queste le sue parole:

Chiediamo innanzitutto un impegno diretto delle istituzioni italiane, degli Stati membri e dell’Unione Europea, che stanno avviando i negoziati per i regolamenti su Asilo e Migrazione, per la creazione di un sistema europeo strutturato di ricerca e soccorso in mare, che garantisca lo sbarco rapido in un porto sicuro nel minor tempo possibile e salvaguardi la vita e risparmi ulteriori sofferenze ai numerosi bambini e ragazzi che si trovano spesso a bordo.