Si è aperta con un minuto di silenzio la seduta alla Camera dei deputati per la commemorazione di Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno all’età di 86 anni.
La Camera ricorda Silvio Berlusconi
Dopo il Senato anche la Camera ha reso omaggio a Silvio Berlusconi. Il presidente Lorenzo Fontana ha dato il via ai lavori questa mattina alle 10.30 ricordando come Berlusconi “ha attraversato da protagonista assoluto fasi cruciali e complesse della vita del Paese, imprimendo un forte e indelebile segno nella storia economica, industriale e politica italiana, europea e internazionale“.
L’applauso dell’Aula dopo il minuto di silenzio è durato quasi cinque minuti. I deputati del Movimento Cinque Stelle, di Avs e una parte del Pd non hanno applaudito al momento dell’ovazione ma si sono alzati in piedi. Non è passata inosservata l’assenza di Marta Fascina, parlamentare azzurra e compagna di Berlusconi. Non si sarebbe ancora ripresa dal lutto, avrebbero detto i colleghi di Forza Italia. Tra i banchi del governo c’era il vicepremier Antonio Tajani ma non la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Gli interventi alla Camera per la commemorazione di Berlusconi
Il primo parlamentare a prendere la parola dopo il minuto di silenzio e l’ovazione per la morte dell’ex presidente del Consiglio è stato il capogruppo FI a Montecitorio, Paolo Barelli.
“Berlusconi scese in campo in una Italia diversa che non era rappresentata nei palazzi della politica. Una Italia cristiana e garantista che guardava all’Europa senza esitazione. Per la prima volta quell’Italia era rappresentata il centro e la destra moderata diedero voce agli italiani e continuano a farlo oggi”. E aggiunge: “Al governo garantivano senza esitazione il nostro sostegno fino a fine legislatura”.
Tommaso Foti, presidente del gruppo Fdi alla Camera, ha criticato l’atteggiamento delle opposizioni nel corso del suo intervento.
“Si può essere avversari anche nemici ma quando uno vince nello sport, nel mondo dell’industria, vince e perde in politica, e comunque non si arrende merita comunque di essere apprezzato per la volontà di combattente che ha dimostrato in tutta la sua vita”.
Per il Terzo Polo si è espressa la presidente di Azione Mara Cafragna, che per anni ha militato in Forza Italia.
“È per me un dovere morale prima che politico rendere onore a Silvio Berlusconi. È stato il mentore che mi ha spinto a fare politica: non lo dimentico e la riconoscenza, l’affetto e la stima non sono mai venute meno anche quando le nostre strade in politica si sono divise”.
Si rivolge alla famiglia naturale ma anche a quella politica la deputata dem Chiara Braga.
“Il mio pensiero va alla famiglia di Silvio Berlusconi ed alla famiglia politica di Fi che ha perso una guida. Egli ha rappresentato per 30 anni il centrodestra in Italia e gli abbiamo reso omaggio partecipando al funerale. Fu rivale ma mai nemico”.
Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha difeso Berlusconi dalle accuse di essere divisivo.
“Silvio Berlusconi è stato un grande leader politico e un grande statista. Con la sua discesa in campo ha segnato la storia politica di questo Paese. Lo accusano di essere stato divisivo: certo, ha rappresentato con orgoglio una parte politica, la sua, e questo suo orgoglio ha rappresentato un pezzo forte della storia italiana, era fisiologico”.
Così come fatto martedì in Senato, il Movimento Cinque Stelle ha deciso di partecipare il silenzio.