Resta in carcere Vania Bonvicini, la 49enne arrestata per l’omicidio del convivente, l’imbianchino di 46 anni Maurizio Tessari, avvenuto il 20 giugno scorso a San Bonifacio, in provincia di Verona. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, la donna avrebbe già alle spalle un precedente violento: sei anni fa, nel 2017, avrebbe provato ad uccidere l’ex marito investendolo con l’auto mentre lui si trovava in moto con la nuova compagna. Avrebbe poi patteggiato la pena di un anno. Alla luce dei nuovi fatti è stata accusata di omicidio volontario aggravato.

Omicidio a San Bonifacio (Verona): arrestata la 49enne Vania Bonvicini

Avrebbe ammesso di aver colpito il convivente a San Bonifacio, in provincia di Verona, al culmine di una lite, ma non di averlo ucciso, Vania Bonvicini, la cassiera 49enne tratta in arresto dopo la morte di Maurizio Tessari, l’imbianchino di 46 anni trovato senza vita il 20 giugno scorso. Era stata lei a dare l’allarme, chiamando le forze dell’ordine. Una volta arrivati sul posto, i carabinieri e i soccorsi non avevano potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo, suo compagno e cugino di secondo grado. Stando ai primi rilievi, Tessari sarebbe morto dopo essere stato raggiunto da diverse coltellate, di cui una fatale alla schiena, che gli avrebbe perforato un polmone.

Dopo aver indicato agli inquirenti l’arma del delitto, un coltello da cucina, nel corso dell’interrogatorio di garanzia Bonvicini si sarebbe rifiutata di rispondere alle domande del gip. È accusata di omicidio volontario aggravato. Stando a quanto riporta il Corriere di Verona, avrebbe aggredito il 46enne dopo un litigio. Sembra infatti che il loro rapporto fosse teso e che le discussioni fossero sempre più frequenti. Più volte ai carabinieri era capitato di dover intervenire per calmarli.

Il giorno precedente Bonvicini si sarebbe addirittura recata in caserma per sporgere denuncia contro la vittima, sostenendo di essere stata picchiata. Per questo gli inquirenti le avrebbero consigliato di allontanarsi dalla casa, almeno momentaneamente.

Il precedente della donna accusata di omicidio: sei anni fa aveva investito l’ex marito e la compagna

Sulle responsabilità della 49enne gli inquirenti hanno pochi dubbi. Anche perché, secondo quanto emerso nelle ultime ore, la donna avrebbe già alle spalle un precedente violento. Stando al Corriere di Verona, Bonvicini avrebbe patteggiato la pena di un anno – poi sospesa – in una causa contro l’ex marito e la nuova compagna dopo che, ubriaca (sia lei che la vittima, a quanto pare, avrebbero avuto problemi con l’alcol), si era messa al volante di una Citroen e li aveva investiti mentre erano in moto, provocando loro lesioni guaribili in un paio di settimane.

Questa volta aveva detto: ‘Adesso faccio una strage’,

racconta un’amica, facendo intendere che era disposta a tutto. Nel tempo, dopo la separazione dal marito, si sarebbe macchiata nei loro confronti anche di episodi persecutori e di stalking. Il tutto per gelosia. L’omicidio di Tessari non era, comunque, preventivabile. E la notizia ha lasciato sconvolta la comunità locale.

Sono molto amareggiato per la tragedia che ha colpito la comunità di San Bonifacio, dove all’interno di un rapporto a due c’è stata una degenerazione,

ha dichiarato nelle scorse il sindaco del piccolo comune, Giampaolo Provoli, sottolineando che i due non erano noti ai servizi sociali e che, se lo fossero stati, avrebbero potuto ottenere un supporto psicologico. È ciò che si mette in luce ogni volta che accade una tragedia simile: si pensa ai mezzi che avrebbero potuto essere usati per evitarla.

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