Un campionato per cuori forti hanno vissuto a Verona con l’Hellas che ha strappato la salvezza solamente nello spareggio contro lo Spezia. Una stagione avara di soddisfazioni per i gialloblù che hanno cominciato con Gabriele Cioffi in panchina per poi virare e promuovere il 12 ottobre Salvatore Bocchetti dalla Primavera. L’ex difensore però non aveva ancora il patentino per la Serie A e quindi la decisione di affiancargli Marco Zaffaroni. Una coppia che ha risollevati le sorti della squadra per poi ritrovarsi nuovamente in piena zona retrocessione fino alla gara da dentro o fuori con i liguri. Il Presidente Maurizio Setti ha tirato un sospiro di sollievo e rivela di essere già al lavoro per preparare il prossimo campionato aprendo anche alla possibilità di cedere il club di fronte ad un progetto serio.
Una salvezza disperata
Dopo gli anni con Ivan Juric e la straordinaria stagione con Igor Tudor, l’Hellas si è ritrovato a lottare per i bassifondi della classifica non senza poche difficoltà. Una squadra diversa con tanti elementi giovani o alla prima vera esperienza in Serie A, emblema è Cyril Ngonge prelevato dal Groningen a gennaio. L’attaccante belga ha mostrato di avere qualità interessanti ma anche tanti passaggi a vuoto ricompensati dalla doppietta nello spareggio decisivo contro lo Spezia. Maurizio Setti fa il punto sugli errori dello scorso campionato:
Siamo finalmente riuniti per sancire questa soffertissima salvezza. È stato un anno complicato, che mi ha fatto capire molte cose: ho passato dodici mesi con due uomini veri come Sogliano e Marroccu: uno è sempre stato nel mio cuore, c’è sempre stato un rapporto ‘carnale’, l’altro non lo conoscevo, ma ho avuto modo di farlo e in silenzio ha dato il suo contributo a questo risultato straordinario
Degli errori sono stati fatti. Questa annata difficile parte da lontano, da prima di questa stagione. Parte da cose che ti avevano fatto vedere in un modo che non era reale. Parte dalla paura di sbagliare o da alcune scelte affrettate. Parte anche da delle ‘sfighe’: quando retrocedemmo la prima volta dopo tre anni di Serie A ci furono una serie di elementi che portarono a quell’epilogo, quest’anno per certi versi è stata la stessa cosa. Abbiamo interpretato in maniera sbagliata alcune scelte.
Non c’è nulla di male a sbagliare l’allenatore: lo scorso anno prendemmo un tecnico molto bravo dopo tre partite. Nelle prime sei partite di Bocchetti ho rivisto il mio Verona, e ho visto anche alcuni errori arbitrali. Sogliano è la persona con la quale ho sempre avuto più feeling, Marroccu si è amalgamato molto bene, tutti insieme abbiamo portato a casa la salvezza, che ha un sapore più bello ogni giorno che passa. Quello che è accaduto quest’anno ha un sapore bellissimo
Francesco Marroccu saluterà il club il prossimo trenta giugno con Sean Sogliano che proseguirà la sua avventura al fianco del patron veneto. Ci sarà a breve un colloquio con Salvatore Bocchetti per pianificare il futuro in Serie A forti di un contratto che lega il tecnico fino al 2027. Al tempo stesso però non è da escludere l’ipotesi di un cambio di proprietà, Setti avverte che cederà solamente a fronte di una proposta seria:
Io rimarrei qui quaranta anni, sono mosso dalla passione. Non posso competere con certe proprietà, quando e se si presenterà un’occasione non avrò problemi a sedermi a un tavolo. Siamo un club medio-piccolo, l’obiettivo è vendere al meglio e fare una salvezza più tranquilla possibile. La nostra priorità è vedere il Bentegodi che si riempie sempre di più ed essere attrezzati per i sacrifici che si fanno.
Banditi in giro ce ne sono moltissimi. Ho voluto mettere un filtro tra me e questa cosa, c’è un istituto che si occupa di questo aspetto. L’ultimo a chiamarci, per dire, è stato Romulo, che ci ha riferito dell’interesse di un fondo. Il calcio è fatto di cose concrete: noi dobbiamo fare un calcio provinciale, essere pronti a lottare, con grinta. Quando inizi a imborghesirti in determinate dinamiche, rischi. Nel calcio ormai si buttano dentro tutti: nella vita c’è sempre uno più ricco o più bravo di te, io cerco sempre di dare il massimo, quello che accadrà lo dirà il tempo. Questa è una città che può ambire a qualcosa di più dal punto di vista della crescita