Tutto è pronto per la nuova sfida di Elisabetta Canalis contro Angelica Donati a Venaria Reale. Ne abbiamo approfittato allora per parlare con chi sta collaborando alla realizzazione dell’evento, ovvero Sap Fighting Style

Sap Fighting Style: la “The Night of Kick and Punch – Black Tie Edition” è alle porte

The Night of Kick and Punch – Black Tie Edition” si terrà il ventiquattro giugno presso la Reggia di Venaria di Torino e vedrà la sfida tra Elisabetta Canalis e Angelica Donati. Un incontro organizzato da Angelo e Marianna Valente insieme alla collaborazione di Sap Fighting Style. E nell’attesa dell’incontro, abbiamo incontrato Erika Nano, marketing & communication manager proprio della SAP.

Abbiamo scritto qualche giorno fa dell’imminente incontro tra Elisabetta Canalis e la Donati e la vostra presenza nell’evento: come nasca la collaborazione?

“Elisabetta Canalis si allena ormai da diversi anni alla kickandpunch con Angelo Valente, prima a Rozzano e poi nella nuova palestra di Milano in via del vivaio. La SAP Fighting fin dall’inizio del 2017 è partner di k&p e sponsor tecnico degli eventi organizzati da Angelo quindi la collaborazione è stata una cosa naturale. Inoltre l’avv. Briamonte è amico personale di Elisabetta”.

State lavorando ad altri match? In base a cosa scegliete le vostre collaborazioni?


“La base è quasi sempre un rapporto commerciale e il motivo è semplice: la SAP cerca di creare con i suoi clienti un rapporto di reale collaborazione e di sostegno reciproco. Gli eventi che ci hanno visto sponsor tecnici quest’anno sono tantissimi, alcuni molto importanti (come il Thai Fight a Roma), altri più piccoli, ma tutti ben organizzati e volti a far crescere e conoscere questo sport. Vorremmo costruire una vera e propria community intorno al nostro brand”.

Come nascono concretamente i vostri prodotti?

Dall’idea fino alla realizzazione!Le idee nascono in primis dall’ascolto. L’ascolto verso i clienti, che espongono le loro esigenze, e ai quali facciamo testare tutti i nuovi prodotti. L’ascolto verso il mercato, che propone sempre nuove tendenze, nuovi materiali.
Ci confrontiamo costantemente con i fornitori per trovare soluzioni a ogni problema tecnico o nuova richiesta”.

Parlateci un pò del vostro Fighting Team!

“Gli atleti che in questi anni hanno fatto parte del progetto SAP Fighting team sono stati scelti fin da subito con criteri ben delineati: volevamo atleti che portassero alte le bandiere delle varie discipline degli sport da combattimento, seppur a diversi livelli, che potessero essere modelli di volontà, correttezza e in ultima valutazione, che avessero una visibilità che ci permettesse di veicolare a un pubblico sempre maggiore i valori di uno sport troppo spesso frainteso come violento”.

“Dal 2017 ad oggi abbiamo avuto l’onore di collaborare con Campioni del calibro di Giacobbe Fragomeni (pugilato) e Sak Kaoponlek (muay thai) che sono tutt’ora nostri Ambassador, ma anche Mattia Faraoni, Gabriele Casella, Luca Cecchetti e Jleana Valentino solo per citarne alcuni, oltre tantissimi giovani talenti della nazionale Federkombat, primo tra tutti Achille Lombardo, che è “dei nostri” già dal 2019, quando aveva solo 10 anni”.

“Senza dubbio il livello tecnico dei team italiani è in crescita rispetto al passato.

Collaborando non solo nell’ambito italiano, quali sono secondo voi, rispetto al mondo del fighting internazionali, i pregi e i difetti del contesto italiano?

“Senza dubbio il livello tecnico dei team italiani è in crescita rispetto al passato.
I nostri team tornano sempre dalle competizioni internazionali con un ricco medagliere, ben distribuito tra le categorie e tra le diverse discipline della kickboxing, ma anche della muay thai e del pugilato. Questo anche grazie alle federazioni che organizzano continui corsi obbligatori di aggiornamento, puntando molto sulla formazione, sia degli istruttori che della categoria categoria arbitrale. Certo c’è ancora molto lavoro da fare in Italia sulla percezione che si ha degli sport da combattimento: testimonial come Elisabetta e serate come quella organizzata dalla Kick and Punch sabato aiutano ad avvicinare il grande pubblico e a mostrare cosa è davvero la kickboxing: uno sport basato sulla disciplina, sulla correttezza e sull’impegno costante nella preparazione atletica. Infine una cosa che farebbe molto bene allo sport sarebbe facilitare anche a livello pro gli scambi e i match tra atleti di diversa nazionalità.

Ci raccontate la vostra storia, le tappe salienti fino a diventare un nome celebre, uno stile riconoscibile, nelle protezioni per sport da combattimento e abbigliamento tecnico.

“La SAP Fighting Style è stata fondata a Torino, nel 1990, è uno dei produttori di protezioni e abbigliamento per sport da combattimento più affermati sul mercato.
Nel 2016 l’azienda è stata acquisita dall’avv. Briamonte, che fin da giovane ha praticato con passione questo sport, e si è giunti alla costituzione di un nuovo Consiglio di Amministrazione, che nel 2019 ha sostituito definitivamente la precedente gestione familiare.
Il nuovo Team appena formatosi ha dovuto immediatamente scontrarsi con la gestione delle difficoltà portate dalla Pandemia Mondiale, che come ben sappiamo si è ripercossa pesantemente sul Mondo dello Sport, tuttavia ha saputo rimanere ben saldo e focalizzato sui propri obiettivi. Da allora la crescita dell’azienda prosegue con impegno e atteggiamento positivo verso nuovi mercati, nuovi obbiettivi e nuove opportunità”.