Aurelio Andreazzoli torna alla Ternana e già si respira un’aria nuova. Niente nei confronti di Cristiano Lucarelli, che alla squadra ha dato tanto, ma si doveva voltare pagina e si è fatto con un allenatore di grande esperienza che ovunque sia andato ha fatto non bene. benissimo. La fortuna è che non si deve ambientare, visto che la scorsa stagione ha guidato la squadra rosso-verde, quindi conosce già tutto e tutti.
Si deve solo rimettere al lavoro e, da un certo punto di vista, riprendere da dove aveva lasciato, anche perché, risultati a parte, la Ternana non è che stesse lavorando male, tutt’altro. Ed è lo stesso Aurelio Andreazzoli a confermarlo a Tag24: “Credo che avevamo fatto un buon lavoro ma i risultati non ci hanno premiato, ma molto soddisfatto del lavoro fatto coi ragazzi che mi seguivano, in un ambiente di lavoro strepitoso come tutto l’ambiente ternano con me è stato favoloso. Lo ripeto, l’unica cosa negativa sono stati i risultati, ora però una bella linea marcata e ricominciamo da capo un discorso che è stato intrapreso e abbandonato, ma bisogna farlo con la massima e ancora più determinazione e con le idee chiare“.
Ternana Andreazzoli. “Obiettivi? Ringiovanire la squadra e portare risultati, provando ad essere anche belli…”
Una grande speranza che si chiama Aurelio Andreazzoli. Già perché in ogni città e squadra dove è stato l’allenatore, non solo ci sono stati risultati, ma le sue squadre giocavano molto bene a calcio, con schemi e anche trame di gioco belle da vedere dal punto di vista estetico. Insomma, il tecnico sa quel che fa e l’ha fatto sempre vedere. Ed è proprio qui che parte la grande speranza.
Lui, il tecnico della Ternana, non vede l’ora di cominciare: “Sono felice di essere tornato in un posto così bello, dire poi che sono abbastanza carico è riduttivo. A me piace da matti questo lavoro, non vedo l’ora di ricominciare chiaramente, e non potrebbe essere altrimenti, con tanti punti interrogativi, ma li hanno tutti al momento visto che il mercato deve ancora cominciare“
“Di sicuro – aggiunge Andreazzoli a Tag24 – faremo il nostro meglio, pensi che il direttore sportivo (Luca Leone ndr) è più carico di me nella convinzione di proporre una squadra ringiovanita e capace di dire la sua. Vediamo che cosa ne esce fuori. A lui il compito di fare la squadra, a me quella di allenarla. Ed è un mix sano e soprattutto necessario”. E, aggiungiamo, non scontato perché ci sono tante squadre dove il tecnico e il direttore sportivo mal si sopportano, ma non è questo il caso anzi alla Ternana tra Leone e Andreazzoli c’è la massima sintonia e sinergia, aspetti fondamentali e decisivi per allestire una squadra che funzioni per bene.
Andreazzoli: “Sono ambizioso come Terni, lavoro per trasmettere le mie idee ai ragazzi”
Nessuna paura anzi la competizione e la pressione fanno da tempo parte della vita di Aurelio Andreazzoli. E non c’è alcun timore di tornare in una città come Terni, bella ed esigente, ma anche qui il tecnico è sulla stessa lunghezza d’onda: “Non c’è una piazza che non sia esigente, andiamo a fare un campionato di serie B, quindi prima di tutto il risultato se poi c’è anche l’apprezzamento per l’estetica per come la squadra si muoverà in campo, ancora meglio, ma in ogni ambiente si cerca e si vuole il massimo e Terni non è certo un’eccezione. Io sono pronto e lo ribadisco non vedo l’ora di cominciare a lavorare”.
Le piazza dove è stato Andreazzoli non sono certo più semplici rispetto a Terni, ma in tutte ha lasciato la sua impronta, ovvero di un tecnico che ha portato risultati e anche il bel gioco: “Devo dire che ho fatto bene in tutte le piazza, si ricorda sempre Empoli, ma anche Genoa, io credo abbia fatto un buon lavoro anche a Roma, poi si ricordano solo gli ultimi novantacinque minuti (il riferimento è alla finale del 26 maggio del 2013 ndr), ma anche nella capitale è stato fatto un bel lavoro”. E qui Andreazzoli ha perfettamente ragione perché quella Roma, al di là della famosa finale, giocava bene ed era assai organizzata.
Sulla sua Ternana, Andreazzoli vuole andare a lavorare sul campo e aspettare, ma non è che abbia tanti dubbi sull’inizio e su quello che deve fare e che vuol rappresentare: “Sono ambizioso e ci mancherebbe altro che non lo fossi, ma non parlo di obiettivi voglio prima vedere la squadra. Io posso anche non allenare non è che ne faccio una ragione di vita, lo faccio per ambizione voglio vedere se riesco a trasmettere quello che ho in testa a un gruppo di ragazzi questa è la mia ambizione, non ho la necessità. Lo faccio per ambizione e non vedo l’ora di andare sul campo, lavorare e sacrificarsi“.
La curiosità di vedere all’opera la nuova Ternana di Andreazzoli, che parte dall’inizio con la sua idea di squadra, e non in corsa, perché le differenze ci sono eccome, è davvero tanta. E, ci perdoni il tecnico, ma la forte sensazione è che ci siano tutti i presupposti per vedere delle belle cose.