Se ne parla da un bel po’ e l’ipotesi prende corpo anche su impulso di taluni governatori italiani che sognano il tris: Vincenzo De Luca, governatore della Campania, per dirne uno. È anche la conferenza delle Regioni che sta dando questo indirizzo come si evince dall’ultima riunione tenutasi nelle scorse ore. Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, ha riportato questo sentiment all’attenzione di Roberto Calderoli. In una lettera al Ministero per gli Affari Regionali si legge: “Appare necessario estendere il limite di mandato per gli organi di vertice degli enti territoriali a tre legislature”.

Ipotesi terzo mandato per i Presidenti

La lettera, come riferito dall’AGI, ha per oggetto il Testo unificato adottato dalla commissione Affari costituzionali del Senato, sui disegni di legge recante ‘Nuova disciplina in materia di funzioni fondamentali, organi di governo e sistema elettorale delle Province e delle Città metropolitane e altre disposizioni relative agli Enti Locali’. Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli-Venezia Giulia, ha ribadito il gradimento della Conferenza delle Regioni in merito agli obiettivi del testo unificato. Nel dettaglio:

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel corso della seduta odierna, ha confermato il pieno apprezzamento per gli obiettivi dei disegni di legge citati – come peraltro già condiviso nella seduta dello scorso 2 marzo in occasione dell’approvazione del documento trasmesso alla 1a Commissione del Senato della Repubblica – e, in particolare, per il ripristino dell’elezione diretta, con la contestuale revisione dell’assetto funzionale dell’ente di governo provinciale, che rappresenta un punto di svolta necessario per l’efficacia del modello di governance territoriale che sta mostrando rilevanti criticità.

Maggiore continuità amministrativa

Il senso del parere fornito dalla Conferenza delle Regioni sembra essere, in ultima analisi, quello di voler garantire maggiore continuità amministrativa agli enti regionali. Tre mandanti, evidentemente, conferiscono al Presidente e alla sua giunta la possibilità di inanellare un maggior numero di risultati amministrativi. A tal proposito nella lettera scritta da Massimiliano Fedriga si legge:

In un’ottica che vede ciascun Ente o Istituzione recuperare pienamente autorevolezza e funzionalità, appare opportuno conferire una migliore operatività anche agli organi delle Regioni. A tal fine, occorre consentire che gli organi esecutivi delle Regioni possano adeguare il numero dei propri componenti alle esigenze organizzative, tenuto anche conto della definizione del numero dei componenti delle giunte provinciali ad opera dell’articolo 2, comma 2 del testo unificato. Parimenti, appare necessario estendere il limite di mandato per gli organi di vertice degli enti territoriali a tre legislature. In tal senso, si ricorda che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha già presentato in sede di parere sul disegno di legge di Bilancio lo scorso 14 dicembre apposite proposte emendative, che si allegano. ConfermandoLe, da ultimo, piena disponibilità della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per ogni approfondimento che riterrà opportuno, mi riservo di trasmettere eventuali ulteriori osservazioni sul tema.

Non mancano i rilievi critici che, si legge, fanno riferimento all’art. 4 (Funzioni fondamentali delle Province) e all’art. 12 (Delega al Governo sulle funzioni e sul sistema di finanziamento delle province e delle città metropolitane). Ma l’intento della Conferenza delle Regioni appare quello di andare avanti, magari superando questi aspetti di criticità.