Perchè il Lecco Calcio rischia la serie B – Dopo 50 anni la squadra lombarda ha ritrovato finalmente la serie cadetta. La doppia finale di andata e ritorno contro il Foggia di Delio Rossi ha consegnato l’ultimo mazzo di chiavi disponibile per l’accesso alla categoria che nessuno si aspettava di raggiungere nell’ambiente lecchese.
L’outsider dei play off, alla fine però ce l’ha fatta lasciando meravigliate le tifoserie altrui e ammaliando un comune di circa 46 mila abitanti che appena dopo il triplice fischio finale dell’arbitro ha dato inizio a grandi festeggiamenti.
Festeggiamenti che però potrebbero rimanere strozzati da una situazione che se si rendesse ufficialmente motivo di esclusione dalla B appena dopo nemmeno 72 ore dall conquista della stessa, passerebbe alla storia come un precedente mai accaduto. Dopo trombette e bandiere, si arriverebbe tra poche ore ad una svolta clamorosa e a un nuovo scenario tutto da seguire.
La vicenda, che sta tenendo col fiato sospeso tutti, simpatizzanti e non del Lecco, è legata allo stadio Ceppi-Rigamonti, che così com’è strutturato attualmente non risponde ai criteri richiesti per la disputa delle partite casalinghe di serie B della squadra bluceleste, pertanto la società si è dovuta mettere alla ricerca di uno stadio da utilizzare nel mentre ci saranno i lavori di “messa a norma”. Qualcosa però sarebbe andato storto!
Perchè il Lecco Calcio rischia la serie B
Perchè il Lecco rischierebbe di non giocare la B appena conquistata? Di mezzo c’è un cavillo burocratico, per la precisione il club lombardo, una volta adempiuto all’obbligo di pagamento doveva ottemperare alle tempistiche di invio di una Pec, che però pare sia arrivata tardi.
Il presidente di Nunno, che in un primo momento aveva considerato come sede momentanea delle partite casalinghe lo U-Power di Monza, con la morte di Berlusconi ha dovuto guardarsi attono e virare sull’Euganeo di Padova.
Ricevuto il si della società Padova e del Sindaco, il patron lecchese inoltre premurandosi di richiedere i nulla osta alle autorità di Pubblica sicurezza, ovvero a Prefetto e Questore di Padova, non avrebbe fatto pervenire in tempo entro la data e l’orario di scadenza la Pec degli organi competenti alla federazione a corredo dei documenti utili per l’iscrizione al prossimo campionato di B.
Documentazione inviata in ritardo
Il club avrebbe inviato la Pec della prefettura della città di Padova in ritardo, ovvero fuori tempo massimo. E ora cossa succede? Tra poche ore la FIGC dovrebbe esprimersi in merito a questa intrigata situazione, nel frattempo però la societa bluceleste confiderebbe nel buon senso degli organi decisionali e porterebbe avanti sarebbe la propria tesi spiegata in tal senso:
- carte in regola nonché tutti i “parametri” sufficientemente apposto per avere diritto all’iscrizione alla B;
- data della fine dei play off troppo vicina alla scadenza, (hanno fatto slittare tempistiche e logistiche organizzative di una squadra promossa sul campo solo 48 ore prima la scadenza dei termini d’iscrizione alla nuova categoria) “ostativa” alla ricerca di una sede alternativa.
Le squadre che aspettano e sperano
Se dovesse verificarsi lo straordinario scenario che priverebbe il Lecco di Luciano Foschi della partecipazione alla serie cadetta nella stagione 2023/2024, allora un posto sarebbe ancora da assegnare. Ma a chi spetterebbe, al Brescia del presidentissimo Cellino appena retrocesso in C o al Foggia, squadra sconfitta nella finale dei play off dal Lecco?
L’unica cosa certa finora è che la situazione per quanto lunga possa essere, dovrà avere la sua risoluzione entro e non oltre il prossimo 7 luglio. Data entro la quale si stabilirà definitivamente la lista completa delle squadre che parteciperanno al campionato cadetto.