La recente approvazione della Nature Restoration Law da parte del Consiglio dei ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea ha suscitato grandi speranze e dibattiti.

Questa legge, volta al ripristino degli ecosistemi naturali, è stata accolta con favore da numerose organizzazioni non governative (Ong) ambientaliste, tra cui Legambiente, WWF, Greenpeace e Lipu.
Tuttavia, la sorpresa è giunta dal voto contrario del ministro Pichetto, che ha sollevato rischi infondati.

Di seguito i dettagli e le implicazioni di questa approvazione.

Cos’è la Nature Restoration Law?

La Nature Restoration Law rappresenta un’importante iniziativa per il ripristino degli ecosistemi naturali europei.
La proposta fa parte del cosiddetto “Pacchetto natura“, approvato nel giugno del 2022, che mira a fissare obiettivi legalmente vincolanti per gli Stati membri, al fine di ripristinare entro il 2030 almeno il 20% delle superfici terrestri e marine dell’Unione, il 15% dei fiumi nella loro lunghezza e il 10% della superficie agricola utilizzata con elementi paesaggistici ad alta biodiversità.

La Nature Restoration Law è una proposta di legge europea che mira a ripristinare il 20% delle aree terrestri e marine, al fine di contrastare la perdita di biodiversità e affrontare la crisi climatica.

Questa normativa non si limita alle tradizionali aree protette, ma si estende a tutti gli ecosistemi, compresi i terreni agricoli e le aree urbane.
L’obiettivo è rigenerare l’ambiente naturale, promuovendo la salute degli ecosistemi e la fornitura di servizi ecosistemici vitali.

Votazioni sulla Nature Restoration Law

Nell’ambito della tutela dell’ambiente, una proposta di legge sta attirando l’attenzione a livello europeo: si tratta della Nature Restoration Law.
In questi giorni, è stata approvata la prima fase di questa legge, suscitando diverse reazioni e dibattiti tra le parti interessate.

Da una parte, il sostegno delle organizzazioni non governative (ONG), dall’altra i timori espressi dal ministro Pichetto riguardo ai rischi associati.

Il sostegno delle Ong alla prima approvazione

Le Ong ambientaliste italiane, tra cui Legambiente, WWF, Greenpeace e Lipu, hanno espresso un forte sostegno alla Nature Restoration Law dopo la sua prima approvazione.
Riconoscono l’importanza di ripristinare gli ecosistemi naturali per affrontare la crisi climatica e proteggere la biodiversità.

Le organizzazioni sottolineano i benefici sociali, economici e ambientali derivanti da ecosistemi sani e funzionanti.
L’approccio olistico della legge, che mira al ripristino di tutti gli ecosistemi, ha ricevuto ampi elogi da parte delle Ong.

(Leggi anche l’articolo “Sostenibilità ambientale nelle isole minori: il rapporto di Legambiente e CNR-IIA”)

Il voto contrario del ministro Pichetto

Nonostante il sostegno delle Ong, il ministro dell’Ambiente Pichetto ha votato contro la Nature Restoration Law durante la riunione del Consiglio dei ministri dell’Ambiente dell’UE.

Il ministro ha sollevato preoccupazioni riguardo ai presunti rischi associati all’attuazione della legge.
In particolare, ha sostenuto che potrebbe comportare costi economici eccessivi per gli Stati membri e mettere a rischio la competitività delle industrie europee.
Ha anche affermato che la legge potrebbe interferire con il diritto di proprietà privata e minare la sovranità degli Stati membri.

(Leggi anche l’articolo “Tre aziende italiane su 4 abbracciano la sostenibilità ESG”)

La risposta degli esperti alle preoccupazioni infondate

Nonostante le preoccupazioni sollevate dal ministro Pichetto, molti esperti e sostenitori della Nature Restoration Law ritengono che queste siano infondate.
Il ripristino degli ecosistemi offre vantaggi a lungo termine, come la riduzione dei costi per la gestione delle catastrofi naturali, l’aumento della resilienza climatica e la promozione del turismo ecologico.
Inoltre, l’approccio olistico della legge tiene conto della necessità di un equilibrio tra la protezione dell’ambiente e il sostegno all’economia.

Vantaggi e criticità della Nature Restoration Law: il verdetto dopo la prima approvazione

Nonostante il voto contrario del ministro Pichetto, la prima approvazione della Nature Restoration Law è stata accolta positivamente dalle Ong ambientaliste italiane.
Questa legge rappresenta un passo importante per affrontare la crisi climatica e proteggere la biodiversità attraverso il ripristino degli ecosistemi.

Nonostante le preoccupazioni sollevate, molti esperti ritengono che i benefici derivanti da ecosistemi sani superino di gran lunga i presunti rischi.
Sarà interessante seguire gli sviluppi futuri e vedere come la legge si tradurrà in azioni concrete per il ripristino della natura in Europa.