Dani Alves ha parlato dal carcere. Il giocatore brasiliano a dicembre del 2022 ed è accusato di stupro, per una denuncia presentata da una ragazza di 23 anni spagnola. Secondo l’accusa avrebbe approfittato sessualmente di lei in un bagno di un locale catalano, lui continua a professarsi innocente. “Non so se ha la coscienza pulita, se dorme bene la notte. Ma io la perdono“. Sono queste le parole che l’ex giocatore ha rivolto alla sua accusatrice, una ragazza di 23 anni che ha dichiarato di essere stata stuprata proprio dal brasiliano che ha rilasciato un’intervista alla giornalista Mayka Navarro, giornalista spagnola de La Vanguardia, periodico catalano. Alves è stato fermato alla fine dello scorso anno ed è in carcere, a Barcellona, dallo scorso 20 gennaio. Oggi, per la prima volta, da quando è detenuto, ha parlato pubblicamente ed ha giurato ancora una volta di non aver forzato nessuno ad avere rapporti con lui e soprattutto ha chiesto scusa alla sua compagna. “Non so se lei ha la coscienza pulita – ha detto Alves riferendosi alla ragazza che l’ha accusato di violenza sessuale – se dorme bene la notte, ma la perdono. Finora è stata raccontata una storia spaventosa di paura e terrore, che non ha nulla a che fare con quello che è successo, né con quello che ho fatto. L’unica cosa di cui mi vergogno è aver tradito mia moglie, ma non ho mai usato violenza su nessuno”.
“Non so se lei ha la coscienza pulita, se dorme bene la notte, ma la perdono. Finora è stata raccontata una storia spaventosa di paura e terrore, che non ha nulla a che fare con quello che è successo, né con quello che ho fatto. L’unica cosa di cui mi vergogno è aver tradito mia moglie, ma non ho mai usato violenza su nessuno”.
Dani Alves, “Sappiamo solo noi cosa è successo, ma io ho la coscienza pulita”
Fermo nella sua posizione, l’ex calciatore ora 40enne, racconta una versione dei fatti diversa da quella data invece dalla 23enne che continua ad affermare invece di essere stata costretta ad avere rapporti e chiusa nel bagno, cosa che lui smentisce. “Quello che è successo solo io e lei – ha raccontato nell’intervista – io sono entrato dopo di lei in bagno. Non ho nemmeno chiuso a chiave la porta, è rimasta aperta tutto il tempo e io sono rimasto seduto sul coperchio del water”. Secondo quanto raccontato dall’accusa, Dani Alves avrebbe lasciato in fretta il locale subito dopo. Lui ha spiegato: “Subito dopo sono andato al mio tavolo, non ci sono rimasto molto perché era già tardi. Ero con il mio amico Bruno e altre persone. Mi hanno detto dopo che quando sono uscito dalla discoteca, sono passato vicino al punto in cui la donna sta piangendo, ci sono anche delle immagini. Io non l’ho vista, se me ne fossi accorto mi sarei fermato per chiederle cosa stesse succedendo. E se qualcuno della discoteca mi avesse chiesto di aspettare perché una giovane donna sosteneva che l’avevo aggredita sessualmente, non sarei tornato a casa”.
Dani Alves pentito solo per la moglie “Mi vergogno solo per l’infedeltà”
Poi il racconto di quando subito dopo, è tornato a casa e si è fatto una doccia perché di sdraiarsi vicino alla sua compagna non se la sentiva: ” Ho fatto una doccia perché mia moglie dormiva già e mi vergognavo dell’infedeltà. Ho dormito in un altro letto. Voglio che le mie prime parole di questa intervista siano per Joana Sanz, mia moglie, spero di salvare questo matrimonio“. Poi il viaggio in Messico che ha scatenato diverse polemiche perché per qualcuno è apparso come una fuga. “Sono tornato in Messico due giorni dopo per giocare e alcuni media hanno pubblicato la notizia che una giovane donna mi aveva accusato di violenza sessuale. Ho chiamato il mio avvocato che si è consultata con la polizia catalana e i tribunali, mi ha assicurato che non c’erano denunce e che avrei potuto lasciare la Spagna con la massima tranquillità. Ecco perché sono partito”. Dani Alves, a seguito della denuncia presentata anche dalle amiche della 23enne (la principale accusatrice), rischia una condanna fino a 12 anni di carcere.