57 mila e 235 migranti soccorsi dalla Guardia Costiera italiana nel 2022. Sono i numeri diffusi nel rapporto annuale del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, in cui si legge che sono stati 901 gli interventi messi in campo durante lo scorso anno. La presentazione dei dati durante la conferenza stampa organizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che è stata anche l’occasione per fare alcune precisazioni:

“I numeri relativi ai 57.235 migranti sono quelli che abbiamo soccorso con le nostre unità, le operazioni di coordinamento però contano per lo scorso anno 99mila persone” ha detto il comandante generale del Corpo Nicola Cardone.  “Tale dato riguarda quindi il totale dei soccorsi includendo anche Guardia di Finanza, navi mercantili e Ong e Marina Militare. Il numero è legato alla situazione del meteo, che non riguarda solo l’estate, a ogni modo il trend del 2022 segue più o meno quello dell’anno precedente”.

Migranti, 57 mila soccorsi nel 2022. Salvini: “La Cirenaica è un problema”

A commentare i dati anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha parlato delle relazioni italiane con Libia ed Egitto, ma anche della situazione della Tunisia:

“Io spero che il Fondo Monetario Internazionale faccia quello che deve fare in Tunisia il prima possibile perché siamo veramente all’assurdo: non ti do i soldi finché non fai le riforme, non posso fare le riforme se non mi dai soldi. Ci vanno di mezzo vite innocenti. Spero che le autorità internazionali facciano quanto dovuto per il sostegno alla Tunisia, è già stato perso troppo tempo”.

Accelerare sulla democratizzazione e porsi come mediatore per gli aiuti alla Tunisia è infatti l’obiettivo del governo Meloni. Anche per questo la premier si è recata due volte nel Paese, la seconda delle quali con la Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen. I viaggi sono parte della strategia per l’Africa dell’Esecutivo, così come l’incontro con il governo libico a Roma:

“Nell’incontro con il governo libico a Palazzo Chigi mi sono messo a disposizione per interventi su mare e su terra. Ovviamente servono segnali di legalità e buona volontà anche sull’altra sponda del Mediterraneo. Speriamo che si arrivi a elezioni democratiche il prima possibile. La Cirenaica è un problema, conto che la situazione torni sotto controllo quanto prima”.

Egitto, Salvini: “Ristabilire buoni e costanti rapporti”

Infine Salvini ha ribadito l’importanza di ristabilire buoni e costanti rapporto con l’Egitto, nonostante la vicenda dell’omicidio di Giulio Regeni: “Importante ristabilire buoni e costanti rapporti con l’Egitto, che dovrà individuare chi ha sbagliato nella drammatica vicenda Regeni e punire i colpevoli, però come Italia abbiamo necessità di avere ottime relazioni con l’altra sponda del Mediterraneo”.