Sydney Sibilia ai Nastri d’Argento 2023: ecco la video intervista di Tag24 al regista che ha vinto il premio come Migliore commedia per Mixed by Erri, premiata anche per la produzione (Grøenlandia con Rai Cinema), la scenografia di Tonino Zera e la casting director Francesca Borromeo in collaborazione con Netflix. Ecco la sinossi ufficiale del film:
Negli anni 80, a Napoli, Enrico ‘Erry’ Frattasio inizia a creare e a vendere musicassette contraffatte per i suoi amici e clienti, allargando in seguito il giro fino a dar vita a un’impresa, che si trasforma in un’avventura internazionale.
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Sydney Sibilia ai Nastri d’Argento: video intervista esclusiva
Tag24 ha intervistato Sydney Sibilia nel corso della serata di premiazione che si è svolta a Roma martedì 20 giugno presso l’arena del MAXXI – Museo Naionale delle Arti del XXI secolo.
“Io quando racconto una storia lo faccio come se la raccontassi a te a cena e quindi sono contento sia arrivato ad un pubblico così vasto. Per me non è un dettaglio ricevere il premio come migliore commedia, visto che faccio le commedie. Un film fatto di cuore e di pancia e questo è bello, quando vedi un film fatto con trasporto che riceve un riconoscimento è bello il triplo“, ha commentato Sibilia in merito al premio ricevuto.
In merito al successo dei suoi lavori ha detto: “Cerco di non identificare i miei film come miei film, ma voglio fare dei film e basta nella maniera più sincera possibile. La mia voglia è quella di far ridere la gente, in estrema sintesi, poi se per fare questo servono budget più o meno ampi questo è irrilevante per me. L’importante è che la gente si diverta“.
E per il futuro lavorativo ci sono già tanti progetti in ballo: “Comincio una serie e poi faccio un film. La serie su Smetto quando voglio? Troppo complicata“.
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I progetti futuri
In realtà Sibilia ha tanto progetti in ballo, come la regia di “Hanno ucciso l’uomo ragno – La vera storia degli 883“, una serie tv ispirata alla storia di Max Pezzali e Mauro Repetto. Prodotta da Sky e Groenlandia, “Hanno ucciso l’uomo ragno – La vera storia degli 883” sarà diretta da Sibilia che per l’appunto è anche alle prese ora con la sua prima serie tv, scritta con Chiara Laudani, Francesco Agostini e Giorgio Nerone. Questa la trama:
Max Pezzali e Mauro Repetto, meglio conosciuti come gli 883, contro ogni aspettativa hanno cambiato la musica italiana degli anni ’90. Gli adolescenti Max e Mauro sono degli sfigati a detta di tutti. Quando però iniziano a scrivere canzoni insieme, queste diventano immediatamente delle hit, sorprendendo tutti, in primis loro stessi, e rendendoli icone che ancora oggi fanno cantare ed emozionare generazioni di fan.
A proposito di Pezzali ricordiamo che lui, Claudio Cecchetto e Pier Paolo Peroni si sono separati dopo ben 30 anni di successo: nello speicico una triade da più di 6 milioni di copie vendute e 22 Dischi di platino vinti insieme dal 1992 a oggi. Proprio in una recente intervista al Corriere di Bologna Cecchetto, in occasione dei suoi 71 anni, ha parlato del debutto degli 883 e della separazione da Pezzali:
A firmare i pezzi dei primi album erano soprattutto Max Pezzali e Mauro Repetto. Mi consegnavano i pezzi, poi la produzione e l’arrangiamento passavano a me, Pier Paolo Peroni e Marco Guarniero. Questi ultimi due in particolare erano i Quincy Jones degli 883. Hanno Ucciso l’Uomo ragno cambiò la visione della musica popolare. Sei un mito fu letteralmente una bomba atomica calata sulla musica popolare. Come mitico è il fraseggio musicale iniziale inventato da Pier Paolo Peroni. E le parole. Gli 883 mi piacevano perché parlavano di amore in maniera nuova all’epoca. Il sottofondo non era l’inflazionato ‘per conquistare lei’. Le canzoni degli 883 parlavano di vita e spiattellavano debolezze. Errato chiamarle ‘sfighe’, sono debolezze. In questo momento non penso più a Max Pezzali. Un autore indimenticabile, come persona diciamo che lo è un po’ meno.