Lotito e Damiani erano assenti alla commissione Bilancio al Senato nel momento in cui mancavano due voti per far passare il provvedimento. Ufficialmente i due erano lontani dalle votazioni per un compleanno e al loro arrivo la maggioranza era già andata sotto. I sospetti ricadono sulla lotta che il patron biancoceleste porta avanti sul ddl sui diritti televisivi.

L’assenza che desta tanti dubbi

La notizia è che la maggioranza va sotto in commissione Bilancio al Senato senza riuscire ad approvare dodici emendamenti presentati da Paola Mancini di Fratelli d’Italia, relatrice del provvedimento. Un pareggio (10 a 10) che nasce dall’assenza di due senatori forzisti in commissione, Claudio Lotito e Dario Damiani. Sorge un dubbio: si è trattato di una situazione di emergenza o l’assenza è voluta? A far aumentare i sospetti è il fatto che il patron della Lazio e senatore forzista sta portando avanti una lotta, anche nel suo partito, per diventare relatore del ddl sui diritti televisivi.

L’antipirateria e la ‘lotta’ di Lotito

L’obiettivo è quello di inserire anche il calcio nel decreto antipirateria. Mosse che non sono certamente piaciute al ministro degli Esteri Tajani, che vorrebbe far approvare il provvedimento così com’è nel nome del governo evitando dunque un nuovo esame della Camera, che lo ha già approvato. Infatti Tajani ha incrociato il patron biancoceleste e gli ha detto:

“Claudio, ti devi dare una calmata con tutti questi emendamenti. La devi piantare”

Un’assenza davvero pesante che difficilmente trova altre interpretazioni.