Maturità 2023: prova attesa e temuta, che quest’anno sa di ritorno al passato. Come una volta, gli studenti “non hanno lo smartphone. Moltissimi patiranno una sorta di crisi d’astinenza, dovendo scrivere con carta e penna, per sei ore, come accadeva in passato – ha spiegato Alessandro Giuliani, direttore di Tecnica della Scuola, intervenuto su Radio Cusano Campus, a Società Anno Zero – non sono più abituati, ormai ragionando soltanto con lo smartphone, il tablet, si è realizzata la profezia di Marshall McLuhan che sosteneva che i dispositivi tecnologici sarebbero diventati dei prolungamenti degli arti. Senza smartphone tanti ragazzi sono persi“.
Maturità 2023, il Ministro ha chiesto di svolgere la prova serenamente
“Lo stesso Ministro Valditara ha ribadito che ci teneva ad un ritorno alla maturità tradizionale senza assillare gli studenti, ha chiesto che svolgessero l’esame serenità. La preparazione psicologica è importante, non voglio fare qualunquismo – ha aggiunto Giuliani – le notizie di cronaca dell’ultimo periodo parlano di una disabitudine all’uso del foglio in bianco“.
Domani la seconda prova
“Il nuovo modo di apprendere incide sulla memoria a breve termine, per i ragazzi non è facile fare collegamento tra i vari concetti che si vengono ad acquisire. Sull’apprendimento trasversale il Ministro dell’Istruzione aveva molto insistito – ha fatto notare Giuliani – domani sarà giorno di seconde prove, al liceo scientifico saranno abbinate a discipline come la matematica e la fisica. Affrontarle con una modalità come quella descritta poc’anzi, secondo alcuni esperti come Crepet sarebbe una vera e propria condanna alla scuola. Così continueremo ad avere il 99.9% di promossi all’esame di maturità, anche il fatto di aver perso la possibilità di non farcela non fa bene all’autorevolezza e all’impostazione classica della scuola“.