Chi era Salvatore Quasimodo. Originario di Modica, è uno degli esponenti più importanti dell’ermetismo e vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1959.

Chi era Salvatore Quasimodo

Salvatore Quasimodo è nato a Modica, in Sicilia, il 20 agosto 1901 ed è stato principalmente un poeta ed esponente dell’ermetismo. Si è anche distinto come traduttore delle opere liriche greche, di Molière e di Shakespeare. Nel 1959 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Il periodo dell’Ermetismo va dal 1930 fino al 1942 ed è proprio in questa fase che nascono alcune delle sue opere più importanti come:

  • Acque e terre (1930)
  • Oboe sommerso (1932)
  • Ed è subito sera (1930)

Opere in cui c’è un richiamo all’infanzia in Sicilia e alle figure dei propri cari. Nel 1945 inizia la fase della poesia impegnata, coincidente con la sua iscrizione al Partito comunista italiano. Si tratta di un momento in cui Quasimodo comincia ad interessarsi anche alla critica teatrale. Nelle sue ultime ore il poeta si trovava in Campania, ad Amalfi. Morirà a Napoli, il 14 giugno 1968.

Il poeta

La prima raccolta di Quasimodo è Acque e terre del 1930, incentrata sulla Sicilia, che l’autore aveva lasciato nel 1919. La terra natia è simbolo di felicità perduta in contrasto ad un presente opprimente. Il poeta raggiunge una propria maturità con “Oboe sommerso” del 1932 ed “Erato e Apollion” del 1936. Nelle “Nuove poesie” invece si avverte un’inquietudine diversa, al centro resta sempre la Sicilia. La fase successiva alla Seconda Guerra Mondiale è maggiormente impegnata. L’ultima raccolta di Quasimodo è “Dare e avere” pubblicata due anni prima della morte e in quest’ultima opera si trattano diversi temi dell’esistenza.