C’era anche Volodymyr Zelensky alla Conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina, in programma oggi a Londra. Il leader ucraino è intervenuto in collegamento da remoto per aprire i lavori e riaffermare la propria posizione sul conflitto e sulla ricerca della pace. Proprio in ottica di pace, alla base di quest’ultima ci sono valori quali “l’unità, la sicurezza e la democrazia”.

Nel dettaglio, Zelensky ha delineato cinque aree in cui Kiev crede fortemente nel creare una base per la pace.

La prima è il potenziale per l’unità. La seconda è il potenziale per la stabilità. La terza è il potenziale per la crescita. La quarta è il potenziale per la sicurezza. E la quinta, estremamente importante, è il potenziale per la democrazia.

Zelensky alla Conferenza: “Attraverso la ricostruzione dell’Ucraina ricostruiamo il mondo intero”

Nel suo videomessaggio, il presidente ha ribadito il ruolo che la ricostruzione dell’Ucraina ricopre in un’ottica di sicurezza globale. Ricostruire l’Ucraina significa “ricostruire molto più di un Paese”.

Ricostruiamo il mondo intero per la nostra e le generazioni future. Questo processo sarà pacifico, stabile e democratico? Dipende da ognuno di noi

L’Ukraine Recovery Conference è stata convocata dal Regno Unito come prosieguo delle Conferenze di Lugano, Parigi, Berlino e Roma. Obiettivo mobilitare strumenti e finanziamenti, del settore pubblico e privato, nel sostegno all’Ucraina. Le stime della Banca Mondiale sulla ricostruzione parlano chiaro: servono ben 14 miliardi di dollari.

Alla Conferenza, tra gli altri, erano presenti anche il segretario di Stato americano Antony Blinken e il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani. Un’occasione, per il vicepremier, di confermare l’impegno italiano alla causa ucraina, in quello che è “un messaggio chiaro” a Mosca.

In prima fila anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che ha parlato del nuovo strumento di sostegno a Kiev promosso dall’esecutivo europeo. Strumento che sarà finanziato “in tre modi”.

Con sovvenzioni dal bilancio dell’Ue, con prestiti finanziati emettendo titoli sui mercati dei capitali e con ricavi provenienti dagli asset russi mobilitati. Presenteremo una proposta su questi beni prima della pausa estiva, perché chi si è reso responsabile dell’aggressione all’Ucraina deve rispondere di quello che ha fatto.