Oggi in visita a Roma per un incontro con Papa Francesco, Luis Inacio Lula da Silva si è confidato ai media italiani parlando anche della guerra in Ucraina. Il presidente brasiliano auspica che le parti in causa trovino con urgenza una “strada comune verso la pace”. Lula ha discusso del tema ai microfoni del Corriere della Sera, raccontando l’impegno del Brasile per la causa.

Ho mandato un inviato speciale, Celso Amorim, a Mosca e a Kiev. Entrambi i Paesi credono di poter vincere militarmente: non sono d’accordo. Credo che ci sia troppa poca gente che parli di pace. La mia angoscia è che, con così tante persone che soffrono la fame nel mondo, ci occupiamo di guerra. È urgente che la Russia e l’Ucraina trovino una strada comune verso la pace.

Giornata ricca di incontri per il presidente brasiliano: prima sarà ricevuto in Vaticano, poi vedrà il presidente Sergio Mattarella. Sempre nel pomeriggio di oggi, altri colloqui istituzionali, a partire da quello con la premier Giorgia Meloni per finire con la segretaria del Pd Elly Schlein.

Lula in visita Roma, il presidente brasiliano vede Meloni: “Siamo il Paese con più italiani dopo l’Italia stessa”

La visita di Lula a Roma era già stata anticipata dalla Santa Sede, visto il colloquio in programma tra il presidente brasiliano e il Papa. Altrettanto importante è il faccia a faccia con la presidente del Consiglio, il primo dall’insediamento di Giorgia Meloni. Lula parla di un’occasione per conoscersi “meglio”, nel solidificare i legami tra due Paesi affini.

Siamo il Paese con più italiani, secondo solo all’Italia stessa. Abbiamo 30 milioni di discendenti italiani. Sono in ottimi rapporti con il vostro movimento sindacale, con gli intellettuali, le imprese. Avremo colloqui molto produttivi con le autorità di Roma, perché le nostre relazioni economiche sono al di sotto del loro potenziale e dobbiamo lavorare sodo per creare un rapporto all’altezza delle nostre economie.

A proposito di donne in politica, Meloni non è l’unica che Lula incontrerà a Roma. Interpellato sul tema, il presidente rivela di avere “piacere” nell’incontrare Elly Schlein perché “le donne in politica sono più responsabili“.

Con più donne al governo avremo meno guerre e più attenzione alle questioni sociali.

“Bolsonaro ha piantato odio, ora deve rispondere in tribunale”

Nella sua intervista Lula è poi tornato sui tumulti provocati in Brasile dai seguaci dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Quest’ultimo non ha mai accettato l’insediamento del rivale politico, aizzando alcuni dei propri elettori ad un attacco alle sedi istituzionali. L’attuale presidente parla del predecessore come uno che “ha piantato odio“.

Parlava sempre contro la democrazia, contro le istituzioni. Ora deve rispondere in tribunale. Sono per la presunzione di innocenza, il diritto alla difesa e un processo equo.

Una chiosa sul Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che necessita di una riforma che lo renda “più rappresentativo, con voci dall’America Latina e dall’Africa”.

Rappresenta l’equilibrio di potere nel mondo del 1945. Oggi molto è cambiato e serve un Consiglio più rappresentativo per contribuire alla pace e alla sicurezza nel mondo.