Elisir di lunga vita? Il segreto potrebbe risiedere nell’intestino. Le ricerche dell’Università di Copenaghen suggeriscono che l’intestino potrebbe essere la chiave per la lunga vita.
L’intestino è un organo complesso che svolge un ruolo di vitale importanza per la salute generale dell’uomo. Oltre a essere coinvolto nella digestione e nell’assorbimento dei nutrienti, si è scoperto che ospita un ecosistema vivente chiamato microbiota intestinale, ovvero un insieme di batteri, virus e altri microorganismi che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione del sistema immunitario, nella produzione di nutrienti e nella difesa contro patogeni.


Come vivere cento anni grazie al microbiota intestinale: la chiave per la lunga vita

Come vivere cento anni? In molti se lo chiedono e negli ultimi anni, gli scienziati hanno iniziato a scoprire una connessione sempre più evidente tra la salute del microbiota intestinale e il benessere generale dell’organismo. Studi recenti hanno evidenziato che l’intestino potrebbe essere la chiave per vivere una vita lunga e in salute, con risvolti positivi per la prevenzione e la difesa contro le malattie legate all’invecchiamento.


La scoperta dell’Università di Copenaghen

Secondo una ricerca recente condotta dall’Università di Copenaghen, il segreto per una vita longeva potrebbe trovarsi proprio nel nostro microbioma intestinale in quanto i batteri specifici presenti nell’intestino possono avere un effetto benefico sulla flora intestinale e, di conseguenza, sulla nostra salute.
Gli individui risultati più protetti dalle malattie legate all’invecchiamento sono stati quelli con un microbiota intestinale sano. Lo studio condotto a Copenaghen ha rivelato che i centenari giapponesi presi in esame per la ricerca presentavano una combinazione “unica” di batteri intestinali. Chiare le parole del dottor Joachim Johansen, responsabile della ricerca, il quale ha dichiarato:

“Ricerche precedenti hanno dimostrato che i batteri intestinali di vecchi cittadini giapponesi producono molecole
nuove di zecca che li rendono resistenti ai microrganismi patogeni che promuovono malattie. E se i loro
intestini sono meglio protetti dalle infezioni, allora questa è probabilmente una delle cose che li fa vivere
più a lungo degli altri.”


Secondo il dottor Joachim Johansen, precedenti ricerche hanno già dimostrato che i batteri intestinali degli anziani giapponesi producono molecole che li rendono resistenti ai microrganismi patogeni responsabili di alcune malattie. Ciò potrebbe essere uno dei motivi per cui vivono più a lungo rispetto ad altre persone.
Utilizzando un algoritmo appositamente creato, i ricercatori sono riusciti a mappare i batteri intestinali e i virus. La chiave per prolungare la vita delle persone sembra quindi risiedere nella comprensione di come questa varietà batterica possa essere replicata, per debellare le malattie comuni.

Alessandro Girola