Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina: risuonano esplosioni nella notte in diverse regioni ucraine. A cominciare dagli oblast di Sumy e Cherkasy, secondo quanto riportano i media locali. Allarme antiaereo anche nelle regioni di Kiev, Vinnitsa, Kirovohrad e Poltava. In seguito, alle prime ore del mattino, esplosioni anche nelle regioni ucraine di Zhytomyr e Khmelnytskyi.

Le autorità hanno poi revocato tutti gli allarmi aerei scattati nella notte per cessato allarme. La Russia, intanto, fa sapere di aver distrutto tre droni in volo nell’area di Mosca. Gli apparecchi sono stati intercettati nel quartiere di Nova Mosca e nel distretto Naro-Fominsk.

Altri due velivoli senza equipaggio sono caduti nel villaggio di Kalininets. Secondo la testimonianza del governatore della regione Andrei Vorobyov, citato da Tass, i droni si stavano avvicinando a magazzini contenenti materiale militare.

Sono state trovati detriti, ma non ci sono danni o vittime.

Guerra, esplosioni nelle regioni ucraine: Kiev continua l’offensiva nei territori di Zaporizhzhia e Lugansk

Prosegue nel frattempo il contrattacco delle forze ucraine, che si sta concentrando nelle regioni di Zaporizhzhia e Lugansk. Lo conferma il portavoce dello Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, Andriy Kovalev. Al canale tv ucraino United News, il portavoce ha parlato di un “parziale successo” a Zaporizhzhia.

Le forze di difesa ucraine continuano a condurre offensive nelle direzioni di Melitopol e Berdyansk, in particolare nelle aree di Novodanilovka-Robotino, Malaya Tokmachka-Verbovoye, VolnoyePolye-Makarovka. Hanno avuto un parziale successo e stanno consolidando le loro posizioni.

Discorso analogo, spiega Kovalev, nella regione di Lugansk.

Combattimenti particolarmente pesanti continuano nella direzione di Lyman, nelle aree delle foreste di Yampolevka e Serebryanskyi nella regione di Donetsk. Nella direzione di Belogorivka-Shypilivka sono state condotte azioni offensive che hanno avuto un successo parziale e le truppe stanno consolidando le loro posizioni.

Per quanto riguarda i territori di Limansk e Bakhmut, i soldati ucraini si limitano a contenere l’offensiva di Mosca.

41 le vittime della distruzione della diga di Kakhovka

Continua ad aggravarsi il bollettino dei decessi nella distruzione della diga di Kakhovka, dopo l’assalto russo nelle aree del Kherson. Il bilancio è salito a 41 morti, secondo quanto riportato su Telegram dal governatore regionale filorusso Andrey Alekseenko.

Resta sotto controllo la situazione dei possibili allagamenti, che porta con sé l’eventualità di epidemie tra la popolazione. In tal senso, il governatore parla di “3.500 persone che hanno già ricevuto la vaccinazione contro infezioni pericolose”.

Nel frattempo, a Londra, prende il via oggi la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. A convocare l’Ukraine Recovery Conference è il Regno Unito, allo scopo di mettere insieme strumenti e finanziamenti provenienti dal settore pubblico e privato. Si tratta di un summit sulla scia delle Conferenze di Lugano, Parigi, Berlino e Roma.

La Banca Mondiale ha stimato un fabbisogno di 14 miliardi di dollari per la ricostruzione. In tal senso la Conferenza, aperta dal premier britannico Rishi Sunak, sarà utile a valutare l’entità dei finanziamenti.

Presenti all’incontro le Istituzioni Finanziarie Internazionali e più di 400 aziende da tutto il mondo, pronte a fare la loro parte. Tra le figure istituzionali spiccano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento video, e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.