Dichiarazione dei redditi 2023: con la pubblicazione della circolare n. 14/E e della circolare n. 15/E del 19 giugno 2023 da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria ha messo a disposizione dei contribuenti e dei Caf (centri di assistenza fiscale) una raccolta con i principali documenti per beneficiare in maniera corretta delle detrazioni, delle deduzioni, dei crediti d’imposta in sede di presentazione del modello 730 2023.

La documentazione che è stata pubblicata da parte dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, fornisce delle indicazioni importanti anche per quanto riguarda le modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche, nonché per l’apposizione del visto di conformità.

A tal proposito, durante il corso di questo breve articolo di approfondimento andremo a vedere quali sono i documenti che riguardano le spese che il contribuente ha sostenuto durante il corso dell’anno 2022 e che danno il diritto a quest’ultimo di poter beneficiare dei seguenti vantaggi a livello economico e fiscale, ovvero:

  • le deduzioni dal reddito complessivo;
  • le detrazioni d’imposta;
  • i crediti d’imposta.

Le informazioni che sono state fornite ai contribuenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, nello specifico, si aggiungono a quelle che erano state messe a disposizione già in precedenza dall’amministrazione finanziaria, mediante la pubblicazione della circolare n. 24 del 2022.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo a vedere insieme qui di seguito quali sono le principali novità che sono state introdotte per quanto riguarda la possibilità di usufruire dei sopra citati benefici fiscali in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi 2023, relativa al periodo d’imposta 2022.

Dichiarazione dei redditi 2023: ecco le nuove istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per beneficiare dei vantaggi fiscali

Ecco qui sotto le principali novità che sono state introdotte da parte dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda la possibilità di acquisire i vari benefici fiscali che possono essere ottenuti dal contribuente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

A scopo puramente esemplificativo, quindi, ecco i chiarimenti che sono stati forniti dall’amministrazione finanziaria per quanto riguarda il visto di conformità:

  • la conservazione dei documenti relativi alle spese sostenute durante il corso dell’anno 2022, che possono essere portate in detrazione o in deduzione nel modello 730 2023, è un obbligo dei Caf e dei professionisti abilitati;
  • il Superbonus non prevede l’obbligo di apposizione del visto sull’intera dichiarazione dei redditi presentata dal contribuente.

Per quanto riguarda il trattamento integrativo, invece:

“È precisato che, dal 1° gennaio 2022, il trattamento integrativo è riconosciuto nella misura di 1.200 euro ai lavoratori la cui imposta, determinata tenendo conto solo dei redditi da lavoro dipendente e di alcuni assimilati, sia di ammontare superiore alle detrazioni per lavoro dipendente e il cui reddito complessivo sia non superiore a 15mila euro. Se le condizioni precedenti sono rispettate, ma il reddito di riferimento ai fini delle agevolazioni fiscali è compreso tra 15.001 e 28mila euro, occorre verificare che la somma di alcune detrazioni sia maggiore dell’imposta lorda. Qualora questa condizione sia verificata, il trattamento integrativo è comunque riconosciuto per un ammontare non superiore a 1.200 euro, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle menzionate detrazioni e l’imposta lorda.

Si evidenzia, inoltre, il rapporto tra il trattamento integrativo e detrazione degli interessi passivi per mutui ipotecari. Infatti, a decorrere dall’anno d’imposta 2022, si è reso necessario, sulla base dell’anno di stipula del contratto di mutuo, distinguere gli interessi passivi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale, per la costruzione e/o ristrutturazione dell’abitazione principale e gli interessi per prestiti o mutui agrari. In particolare, è stato chiarito che occorre distinguere gli interessi passivi pagati nell’anno 2022 riferiti a contratti di mutuo stipulati entro il 31 dicembre 2021 e quelli stipulati a partire dal 1° gennaio 2022. Ai fini della corretta indicazione dell’importo degli interessi passivi qualora sia stato stipulato un contratto di accollo/subentro/rinegoziazione/surroga occorre far riferimento alla data di stipula del contratto di accollo/subentro/rinegoziazione/surroga del mutuo.”

Infine, sono state fornite delle delucidazioni ai contribuenti anche in merito ai seguenti vantaggi economici e fiscali:

  • i contributi versati per il riscatto del corso Its Academy dei familiari a carico;
  • il credito d’imposta per attività fisica adattata (Afa);
  • il credito d’imposta per le erogazioni liberali che vengono effettuate nei confronti delle fondazioni Its Academy;
  • le detrazioni e le deduzioni per le erogazioni liberali effettuate nei confronti degli Ets;
  • la detrazione d’imposta del 19% per le erogazioni liberali effettuate verso le società e le associazioni sportive dilettantistiche;
  • la detrazione per alloggi concessi in locazione con un contratto in regime convenzionale.