I pagamenti della quattordicesima sono prossimi, ma in alcuni casi potrebbe essere non pagata: è possibile, allora, richiederla online direttamente all’Inps.

In linea di massima, viene pagata automaticamente d’ufficio, senza la necessità di presentare alcuna domanda. Tuttavia, non tutti la ricevono a causa della mancanza dei requisiti d’accesso economici e contributivi. In questo caso, si viene automaticamente esclusi della platea dei beneficiari.
Gli aventi diritto che non riceveranno il pagamento della quattordicesima insieme alla pensione di luglio potranno inoltrare una domanda all’Inps.

Spieghiamo subito come fare richiesta.

Quattordicesima non pagata, ecco come richiederla all’Inps

In linea di massima, la quattordicesima si riceve automaticamente in presenza delle condizioni e di tutti i requisiti previsti dalla legge.
Cos’è la quattordicesima mensilità? Si tratta di una somma aggiuntiva introdotta nel 2007, che spetta ai pensionati nei mesi di luglio o di dicembre, in base a quando vengono perfezionati i requisiti o a seconda dell’età anagrafica.

Per ricevere la somma aggiuntiva dall’Inps è necessario soddisfare alcuni requisiti:

  • Età anagrafica;
  • Contributi;
  • Reddito.

Tuttavia, in alcuni casi, pur possedendo i requisiti e, quindi, avendo diritto a ricevere la somma aggiuntiva, la quattordicesima non viene pagata. Prima di fare ricorso all’Istituto di previdenza, lo stesso ente dà la possibilità di presentare un’apposita domanda di ricostituzione. La domanda può essere presentata direttamente online, utilizzando il servizio predisposto dal nome “domanda di RICOSTITUZIONE REDDITUALE PER QUATTORDICESIMA”.

Per accedere è necessario autenticarsi con le proprie credenziali digitali (Spid, Cie o Cns) e, una volta effettuato l’accesso, si devono inserire tutte le informazioni richieste, provvedendo alla compilazione dei seguenti campi:
Dati anagrafici;

  • Cittadinanza e residenza;
  • Informazioni di contatto;
  • Stato civile;
  • Elenco delle pensioni.

Una volta inserite tutte le informazioni in elenco, la procedura è guidata e non bisogna far altro che seguire le indicazioni fornite dal sistema. Qualora i richiedenti non sappiano utilizzare i mezzi informatici, è possibile rivolgersi ad un ente di Patronato.

Requisiti e contributi

Per far parte della platea di beneficiari della quattordicesima, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti anagrafici, reddituali e contributivi.
La quattordicesima spetta ai pensionati:

  • Che hanno compiuto almeno sessantaquattro anni;
  • Che hanno un reddito fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti (dal 2017).

La quattordicesima mensilità viene riconosciuta automaticamente dall’Inps, in via provvisoria, in presenza delle condizioni stabilite dalla legge. Capita che, a volte, a seguito dei controlli dell’Inps, la somma viene richiesta indietro e si perde il diritto a ricevere le successive erogazioni.

Chi la riceve a dicembre e chi a luglio

In buona parte dei casi, la quattordicesima mensilità viene pagata insieme alla pensione del mese di luglio. Tuttavia, bisogna sapere che non tutti i pensionati riceveranno l’accredito il mese di luglio.

Per quale motivo? Molti devono attendere la fine dell’anno, con la rata di dicembre 2023, in quanto hanno perfezionato i requisiti per ricevere la somma aggiuntiva in periodi differenti.

Quali pensionati ricevono la quattordicesima a dicembre 2023? La somma aggiuntiva viene corrisposta a dicembre ai pensionati che:

  • Hanno perfezionato il requisito anagrafico (compimento dei sessantaquattro anni) dal 1° agosto 2023 (per le pensioni gestite nei sistemi integrati);
  • Hanno perfezionato il requisito anagrafico (compimento dei sessantaquattro anni) dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023 (per le pensioni della Gestione pubblica);
  • Vanno in pensione durante il 2023.

Tutti gli altri pensionati, riceveranno l’erogazione della quattordicesima mensilità nel mese di luglio.

Leggi anche: Fasce di reddito e pensioni: ecco cosa devi assolutamente sapere sulla quattordicesima! I criteri rivelati dall’INPS