Il nodo Kulusevski è stato finalmente sciolto con il Tottenham che ha riscattato il cartellino per trenta milioni di euro. Lo svedese non rimpiange l’aver lasciato la Juventus, voleva avere chiaro il suo futuro dopo diciotto mesi di prestito. Talento cristallino con la maglia del Parma che spinse la Vecchia Signora a sborsare quaranta milioni all’Atalanta salvo poi mandarlo a Londra dopo una stagione e mezzo dove non riusciva a trovare continuità. Con Antonio Conte in panchina ha ritrovato lo smalto migliore salvo poi soffrire questi ultimi mesi con l’allenatore italiano che ha salutato gli Spurs chiudendo uno dei campionati più deludenti degli ultimi anni. Ora è pronto per la nuova avventura con Ange Postecoglou.
30 milioni per il riscatto
Un tira e molla durato quasi un mese che non è piaciuto a Dejan Kulusevski che sperava in una soluzione immediata. Il Tottenham è riuscito ad ottenere uno sconto che ha fatto scendere la cifra a 30 milioni di euro pagati in tre esercizi che si vanno ad aggiungere ai 10 spesi per il prestito nel gennaio 2022. L’esterno offensivo si legherà agli Spurs con un contratto fino al 30 giugno 2028. La parola fine ad una vicenda durata a lungo che non accontentava nessuno, Kulusevski ora ha la certezza di potersi costruire una carriera in Premier League come rivela in una intervista al portale scandinavo Aftonbladet:
Finalmente conosco il mio futuro, so dove giocherò e dove vivrò. Ogni tanto ci si dimentica che anche i calciatori sono delle persone, non vuoi girare troppo in prestito ma trovare un posto che desideri e che possa diventare una casa. E’ importante non solo per me ma, soprattutto, per la mia famiglia così posso pianificare il futuro. Credo che la situazione non sia stata gestita nel modo migliore, chiunque vorrebbe conoscere il proprio destino in anticipo e invece sono stato costretto ad aspettare che venisse presa una decisione. Non ce l’ho con nessuno ma capisco che sia servito del tempo in più, sono cambiate numerose persone nel club e in panchina. Dopo un prestito di un anno e mezzo, non vedo l’ora di costruirmi un futuro nel Tottenham
Non ci sarà Antonio Conte che si è dimesso ad aprile scorso e troverà l’australiano Angelos Postecoglou, reduce dall’ottima esperienza alla guida del Celtic in cui è riuscito a vincere gli ultimi due campionati. Una scelta azzardata e inaspettata dopo le tante voci che riguardavano Julian Nagelsmann e Luis Enrique come papabili per la panchina del club. L’allenatore di origine greca dovrà gestire la situazione Harry Kane che sembra essere in uscita come tutte le estati e riportare la squadra del nord di Londra in Europa dopo il deludente ottavo posto di quest’anno.
Ho capito che era interessato a me, a tenerci. Sono contento che abbiamo un nuovo allenatore, porterà nuove idee. Ho sentito sempre cose buone su di lui. Vogliamo voltare pagina dopo una stagione negativa. La sosta per la Coppa del Mondo è stato un periodo davvero brutto, pessimo. Ci siamo allenati ma mancavano le energie, era tutto buio. Non c’era grande gioia o voglia di giocare.
La seconda parte del campionato è stata davvero complicata. Iniziavamo le partite e ci trovavamo sotto 3-0, una situazione come non avevo mai vissuto prima. Pensavo soltanto: ma che sta succedendo? Tornavo a casa scioccato, era difficile spiegare a familiari e amici cosa stesse succedendo, non riconoscevo me stesso. Preferirei non ricordare la partita contro il Newcastle, è stato il momento peggiore nella mia carriera. Ho vissuto sensazioni incredibilmente strane. Ci hanno travolti, noi eravamo deboli e traballanti. Mi auguro di non rivivere più episodi simili