Metalmeccanici, sono stati definiti quali sono gli aumenti degli stipendi a partire dal 1° giugno 2023 per effetto dell’adeguamento all’indice Ipca, che costituisce il valore dell’aumento dei prezzi del 2022 depurato dai costi energetici importatici. Tale indice è preso in considerazione per l’adeguamento di metà anno, come prevede l’ultimo contratto nazionale firmato dalla categoria dei metalmeccanici in scadenza il 30 giugno del 2024.
La previsione di aumento a febbraio 2021 era di 27 euro a decorrere da giugno 2023, evidentemente molto al di sotto del dato definitivo dell’Ipca che ha stabilito aumenti dei prezzi pari al 6,6 per cento. La firma degli aumenti annuali dei minimi tabellari del Contratto nazionale di lavoro Federmeccanica-Assistal, comporta dunque aumenti nell’ordine delle tre cifre, da un minimo di 100 a un massimo di 162 euro. Inoltre, sono stati rivisti anche le indennità di reperibilità, le indennità di trasferta e l’utile minimo di cottimo. Da ultimo, agli aumenti degli stipendi devono essere rapportati anche al taglio del cuneo fiscale e allo sconto dei contributi a carico dei lavoratori. Per effetto dei minori versamenti, le buste paghe dei lavoratori dipendenti beneficiano di un maggiore importo netto nel cedolino di fine.
Metalmeccanici, quali sono gli aumenti di stipendi da giugno 2023?
Definiti gli aumenti mensili degli stipendi di 1,5 milioni di metalmeccanici in base all’adeguamento dell’indice Ipca di metà anno all’inflazione osservata nel 2022. Per effetto degli aumenti dei prezzi, gli stipendi dei lavoratori interessati sono incrementati del 6,6%. Nel dettaglio, considerando i vari livelli stipendiali, ecco quali sono gli aumenti mensili a decorrere dal 1° giugno 2023:
- D1 (stipendio lordo di 1.608,67 euro mensili), aumento base di 99.60 euro;
- D2 (stipendio lordo di 1.783,90 euro mensili), aumento base di 110,45 euro;
- C1 (stipendio lordo di 1.822,43 euro mensili), aumento base di 112,83 euro;
- C2 (stipendio lordo di 1.860,97 euro mensili), aumento base di 115,22 euro;
- C3 (stipendio lordo di 1.993,04 euro mensili), aumento base di 123,40 euro;
- B1 (stipendio lordo di 2.136,25 euro mensili), aumento base di 132,26 euro;
- B2 (stipendio lordo di 2.291,85 euro mensili), aumento base di 141,90 euro;
- B3 (stipendio lordo di 2.558,63 euro mensili), aumento base di 158,41 euro;
- A1 (stipendio lordo di 2.619.93 euro mensili), aumento base di 162,21 euro.
Metalmeccanici aumenti stipendi da taglio del cuneo fiscale
Ulteriori aumenti degli stipendi netti in busta paga sono previsti dal taglio del cuneo fiscale del 2023. Per tutti i mesi dell’anno, lo sconto contributivo che i lavoratori dipendenti ricevono sui versamenti Inps a proprio carico (9,19%), è pari al 3% per stipendi entro i 1.923 euro lordi mensili, e al 2% per retribuzioni da 1.923 a 2.692 euro mensili. Il decreto “Lavoro” del 1° maggio 2023 ha incrementato le percentuali di quattro punti per le buste paga da luglio a dicembre 2023. Per effetto degli incrementi percentuali, le aliquote della seconda parte dell’anno saranno, rispettivamente, del 7% e del 6%.
Pertanto, da gennaio a giugno (sconto contributivo del 2% e 3%) e da luglio a dicembre 2023 (taglio del 6% e del 7%), la riduzione totale sarà pari a:
- D1 (stipendio lordo di 1.608,67 euro mensili), riduzione di 1.013,46 euro;
- D2 (stipendio lordo di 1.783,90 euro mensili), riduzione di 1.123,86 euro;
- C1 (stipendio lordo di 1.822,43 euro mensili), riduzione di 1.148,13 euro;
- C2 (stipendio lordo di 1.860,97 euro mensili), riduzione di 1.172,41 euro;
- C3 (stipendio lordo di 1.993,04 euro mensili), riduzione di 996.52 euro;
- B1 (stipendio lordo di 2.136,25 euro mensili), riduzione di 1.068,13 euro;
- B2 (stipendio lordo di 2.291,85 euro mensili), riduzione di 1.145,93 euro;
- B3 (stipendio lordo di 2.558,63 euro mensili), riduzione di 1.279,32 euro;
- A1 (stipendio lordo di 2.619.93 euro mensili), riduzione di 1.309,97 euro.
Indennità reperibilità, di trasferta e utile minimo di cottimo
Cambiano anche le indennità di trasferta dei metalmeccanici, di reperibilità e di utile minimo di cottimo a partire dal 1° giugno 2023. Per la trasferta intera, l’indennità è pari a 46,47 euro, la quota per il pasto meridiano o serale di 12,41 euro e la quota di pernottamento di 21,65 euro. Per l’indennità di reperibilità, invece, è necessario far riferimento ai nuovi valori giornalieri e settimanali:
- D1, D2, C1, compenso giornaliero: 5,32 euro (16 ore giornata di lavoro); 8,01 euro (24 ore giorno libero); 8,65 euro (24 ore festivo);
- C2, C3, compenso giornaliero: 6,34 euro (16 ore giornata di lavoro); 9,95 euro (24 ore giorno libero); 10,67 euro (24 ore festivo);
- B1 o superiore, compenso giornaliero: 7,28 euro (16 ore giornata di lavoro); 11,98 euro (24 ore giorno libero); 12,61 euro (24 ore festivo);
- D1, D2, C1, compenso settimanale: 34,61 euro (16 ore giornata di lavoro); 35,25 euro (24 ore giorno libero); 37,94 euro (24 ore festivo);
- C2, C3, compenso settimanale: 41,65 euro (16 ore giornata di lavoro); 42,37 euro (24 ore giorno libero); 45,98 euro (24 ore festivo);
- B1 o superiore, compenso settimanale: 48,38 euro (16 ore giornata di lavoro); 49,01 euro (24 ore giorno libero); 53,71 euro (24 ore festivo).
Cambia anche l’utile minimo di cottimo, che sarà di:
- D1, 0,90%;
- D2, 0,96%;
- C1, 0,96%;
- C2, 1,01%;
- C3, 1,00%;
- B1, 0,99%.
Leggi anche Elemento perequativo metalmeccanici 2023: cos’è, chi ne ha diritto e a quanto ammonta?