Tra gli interventi a Palazzo Madama per la commemorazione di Silvio Berlusconi non è mancato quello di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva era presente in Senato per ricordare l’ex leader di Forza Italia e senatore della Repubblica.
Ad aprire la cerimonia di commemorazione il presidente del Senato Ignazio La Russa, che si è fatto portavoce del ringraziamento dei figli di Berlusconi.
Mi hanno chiesto di ringraziarvi e hanno affidato a Gianni Letta il compito di rappresentarli qui.
Hanno poi preso la parola, visibilmente commossi, Antonio Tajani e Licia Ronzulli, tra i fedelissimi dell’ex Cavaliere. Poi, nel corso dell’iniziativa in Aula, l’omaggio di Renzi, che ha parlato di un Berlusconi che “ha segnato la vita politica come nessun altro”.
La sinistra deve riconoscere in lui un unicum. La stessa sinistra che ha pensato troppo a lui negli ultimi trent’anni, pensando in alcuni casi solo a lui.
Renzi commemora Berlusconi: “Il dibattito sulla sua eredità non ha senso”
Rivolgendosi alla destra, il senatore di Iv ha poi aggiunto che “il dibattito sull’eredità” del fondatore di Forza Italia “non ha senso”.
Proprio per le sue caratteristiche di unicità, non c’è un erede possibile per Silvio Berlusconi. Silvio Berlusconi ha degli eredi, i figli, ha un grande lascito nel mondo professionale. Ma l’eredità politica togliamoci dalla testa che qualcuno la possa raccogliere perché Silvio Berlusconi era più grande di quella eredità.
Fin dal loro primo incontro, Renzi dice di aver “capito che il più grande lusso della vita sono i rapporti umani“.
È quello che mi porto dietro di lui: uno statista ma soprattutto un uomo capace di rapporti umani.
Nel finale, una chiosa sulla corsa ad intitolare opere e infrastrutture a Berlusconi: Renzi consiglia a Meloni e Salvini di pensare ad altre soluzioni, astenendosi dal partecipare ad “una gara a inaugurarne”.
A Berlusconi farebbe piacere, ma se volete tenere alto il suo ricordo intestategli un grande taglio delle tasse nella prossima manovra.