Alla Pirelli c’è aria di novità, Giorgio Bruno, CEO dell’azienda, sarebbe pronto a fare a meno del suo lavoro. Così avrebbero riportato alcuni giornali web ed ora la notizia sta diventando virale. Al suo posto ci sarebbe già un candidato, ma da parte della società non è stata proferita parola: si tratta, quindi, di un’indiscrezione o è la realtà dei fatti?

Pirelli, Giorgio Bruno lascia l’azienda

Giorgio Bruno, CEO della Pirelli nonché erede di Marco Tronchetti Provera, lascia il gruppo. Così, la notizia che fino a qualche giorno fa girava per mezzo di rumors, sarebbe stata confermata nella giornata di oggi. Non si conoscono i motivi che hanno spinto l’azienda e il diretto interessato a prendere tale decisione, ma a quanto pare Bruno avrebbe concluso il mandato in cda e non avrebbe voluto continuare a ricoprire l‘incarico di CEO.

Chi prenderà il suo posto

Camfin avrebbe già un candidato ed indicherà Andrea Casaluci. Marco Tronchetti Provera, invece, verrà proposto come vice presidente esecutivo. Al riguardo si legge in una nota scritta e pubblicata da Camfin:

Si procederà a designare i propri quattro candidati, fra i quali quelli sopra indicati, a Marco Polo International Italy Srl al fine del loro inserimento nella lista che la stessa presenterà all’assemblea Pirelli, da convocarsi entro il 31 luglio prossimo per il rinnovo del consiglio di amministrazione. A esito di tale assemblea, si ricorda che il cda di Pirelli si riunirà per procedere alla nomina delle cariche sociali, incluse quelle sopra indicate.

Qual era il ruolo di Giorgio Bruno alla Pirelli?

Fino ad oggi, Giorgio Bruno ricopriva il ruolo di vice amministratore delegato, subentrato dopo Marco Tronchetti Provera e tale accordo prevedeva che la holding di Tronchetti, Camfin, siglasse un contratto con l’azionista cinese Sinochem, principale titolare delle azioni della Pirelli con una quota del 37%.

Il patto, però, è stato rivoluzionato dall’intervento governativo ed ha fatto saltare il Golden Power che ha generato una stretta all’influenza che Sinochem può esercitare sulla Bicocca. L’operazione del governo è scattato al Cdm dello scorso 15 giugno e prevede anche il fatto che sarà Camfin a provvedere sulla nomina del prossimo ceo della società italiana.

Come e quando è nata la Pirelli?

Pirelli è nata nel 1872, quando Giovanni Battista Pirelli fondò a Milano la società in accomandita semplice “G.B. Pirelli & C.” aperta per la fabbricazione di articoli in gomma elastica. Nel 1883 la società diventò la Pirelli & C., società in accomandita per azioni. Nel 1873, fu costruito a Milano il primo stabilimento per la produzione di articoli in gomma. Poi ancora fu avviata la produzione di liste di gomma per carrozze e lanciato il primo pneumatico per velocipedi come segno di innovazioni nella preparazione dei materiali e nella confezione delle coperture di gomme.

L’azienda cominciò a seguire un percorso professionalmente valido a partire dal 1901, quando la crescita della Pirelli si è iniziò a contraddistinguere per due elementi principali: l’attenzione allo sviluppo tecnologico dei processi e dei prodotti e un costante impegno nelle competizioni, e l’espansione geografica.

Questo secondo aspetto fu avviato grazie all’apertura di stabilimenti a Barcellona, Southampton, Buenos Aires, Manresa e Burton on Trent. Nello stesso periodo, poi, il Gruppo iniziò ad impegnarsi anche nel settore sportivo: nel 1907 la vettura Itala dotata di pneumatici Pirelli vinse il raid Pechino – Parigi e nel 1913 il primo Gran Premio dell’Automobile Club di Francia fu vinto da una macchina equipaggiata Pirelli.

Dopo una serie di cambiamenti adottati in azienda, ad ottobre 2017 la Pirelli è tornata in borsa. E’ avvenuta una separazione del business industrial e al focus sul business Consumer, che è stato arricchito di nuove competenze con la creazione di nuovi dipartimenti e business.