Esame di avvocato, si cambia con il nuovo schema di decreto del 2023 che mette in soffitta le procedure che erano state adottate durante il periodo di pandemia. Si farà spazio a due esami, uno scritto e uno orale. Il nuovo schema delle procedure selettive è contenuto nell’emendamento al decreto sugli Enti locali (provvedimento numero 51 del 2023) che approderà nella giornata di domani, mercoledì 21 giugno, nelle Commissioni I e V della Camera, in attesa di arrivare in Senato nella prossima settimana per l’approvazione finale con fiducia.
L’emendamento è stato presentato dagli esponenti di Forza Italia che hanno tenuto conto delle osservazioni provenienti, in particolare, dall’Associazione italiana giovani avvocati. L’aspetto più importante della riforma dell’esame forense è la doppia prova, una scritta e l’altra orale, con suddivisione in tre fasi. Tra le novità in arrivo, anche la scelta dei temi dell’esame scritto da parte del ministero della Giustizia.
Esame avvocato, come cambia con il nuovo schema del 2023
In arrivo il nuovo esame di avvocato dal decreto sugli Enti locali (Dl 51 del 2023) che riforma le procedure selettive, soprattutto rispetto agli ultimi anni contrassegnati dall’emergenza sanitaria. La novità più di rilievo per l’esame da avvocato è il superamento di una prova scritta e di una orale in tre fasi. Questo sistema manda in soffitto le vecchie procedure dei tempi del Covid che prevedevano un doppio esame orale. Inoltre, nel testo dell’emendamento che è stato presentato da Forza Italia e che verrà lavorato in Commissione alla Camera da domani, 21 giugno, per poi approdare al Senato per l’approvazione finale la prossima settimana con voto di fiducia, è previsto che sia il ministero della Giustizia a decidere sulle tracce della prova scritta.
La prova scritta, pertanto, potrà contenere la redazione di un atto giudiziario e la risposta a quesiti sulle materie scelte dai candidati tra il diritto amministrativo, civile e penale. Per l’accesso alla prova orale è necessario aver conseguito allo scritto almeno il punteggio di 18.
Come sarà l’esame di avvocato nel 2023: nuova prova scritta e orale in tre fasi
Tre le fasi previste nell’esame da avvocato secondo le nuove disposizioni in arrivo dal decreto “Enti locali”. La prima fase concerne la soluzione di un caso tra le materie scelte dai candidati avvocati. Nella seconda fase, invece, le commissioni esamineranno le capacità argomentative e di analisi giuridica da parte dei candidati. Nella terza fase, i candidati dovranno dimostrare la conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.
In linea con la riforma dei concorsi pubblici operata di recente dal decreto sulla Pubblica amministrazione, anche nel caso dell’esame da avvocato si prevede l’utilizzo degli strumenti compensativi per i candidati che abbiano difficoltà di scrittura, lettura e calcolo legate a disturbi specifici di apprendimento (Dsa). Questi candidati avranno anche tempi maggiori per il sostenimento degli esami.
Professione avvocato, si torna alle regole prima della pandemia
L’emendamento al decreto “Enti locali” sblocca una situazione, quella dell’abilitazione degli avvocati, che si stava trascinando da tempo. Innanzitutto si ritorna a regole precedenti al periodo di pandemia, con una procedura di esame che sarebbe maggiormente in linea con quanto richiesto dal mercato. Il ritorno alle regole pre-Covid, peraltro, era stato già anticipato da una precedente comunicazione del ministero della Giustizia alle Corti di Appello. La comunicazione auspicata un ritorno alle vecchie regole già dallo scorso mese di dicembre. Le sessioni di esame di quest’anno rappresenteranno un banco di prova per definire il futuro esame per l’accesso alla professione.