Finalmente arrivano gli arretrati e gli aumenti sulle pensioni minime, un sollievo per i molti pensionati che da mesi attendevano questa buona notizia. L’assenza di un orientamento chiaro sulla riforma pensioni crea tanti dubbi e continua a scatenare malumori.

D’altra parte, si comprendono le difficoltà nel superare la riforma Fornero, che ad oggi, sembra una tappa previdenziale inevitabile. L’altra questione riguardante le pensioni, che sembrava non emergere, è l’aumento definitivo per le pensioni minime. Analizziamo insieme tutte le novità in arrivo per i pensionati nel mese di luglio 2023.

Pensioni minime aumenti arretrati 2023

Attualmente, molti pensionati sono in attesa di ricevere l’aumento definitivo per le pensioni minime. Per tanti, è saltato l’aggancio al meccanismo automatico dell’integrazione al trattamento minimo vitale.

È noto che l’Ente nazionale della previdenza sociale eroga 563 euro mensili per le pensioni minime, importi che non rispecchiano i canoni di una vita almeno dignitosa. Inoltre, il trattamento viene erogato solo se il beneficiario soddisfa i requisiti disposti dalla normativa vigente.

L’integrazione al trattamento minimo non include tutte le prestazioni economiche di basso valore, e non rientrano in questo beneficio le pensioni liquidate con il sistema contributivo e quelle di natura assistenziale, come ad esempio la pensione di invalidità o l’assegno sociale.

 Aumento delle pensioni minime: calcolo e importi

Si tratta di un beneficio riconosciuto a partire dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2024.  L’Ente nazionale della previdenza sociale, nella circolare n. 35 del 3 aprile 2023, ha chiarito diversi aspetti in materia di integrazione al trattamento minimo, fornendo le istruzioni sugli importi e le modalità di calcolo.

Questi elementi sono necessari per individuare l’importo da mettere in pagamento. Infatti, l’aumento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo è stato riconosciuto a partire dal 1° gennaio 2023 e rimarrà in vigore fino a dicembre 2024. L’INPS ha fornito importanti informazioni sull’importo della pensione lorda erogata ogni mese, inclusa la tredicesima.

L’aumento delle pensioni minime viene calcolato nella misura di 1,5 punti percentuali per il 2023, incrementati a 6,4 per i coloro che hanno un’età pari o superiore a 75 anni. Per il 2024, l’aumento previsto si attesterà sui 2,7 punti percentuali.

Il beneficio non viene calcolato su diverse prestazioni, tra cui:

  • prestazioni fiscalmente non imponibili;
  • prestazioni di carattere assistenziale;
  • prestazioni a carattere facoltativo;
  • prestazioni di accompagnamento a pensione.

Chi ha diritto all’aumento della pensione nel 2023?

L’INPS calcola l’aumento della pensione prendendo in considerazione l’importo mensile complessivo lordo delle pensioni. Questo aumento viene distribuito sulle pensioni minime, comprese quelle con valore parziale.

 L’incremento viene applicato sia alle pensioni integrate al trattamento minimo, anche in modo parziale o con importi cristallizzati. Inoltre, l’aumento viene riconosciuto anche alle pensioni il cui calcolo dell’importo è uguale o inferiore al trattamento minimo INPS.

 Di seguito è presentata la tabella dell’incremento come indicato nella circolare n. 35/2023:

IMPORTO DEL TRATTAMENTO MINIMO MENSILE ANNO 2023: 563,74 euro

Tabella A
CALCOLO DELL’INCREMENTO MASSIMO MENSILEDEL TRATTAMENTO MINIMO PER L’ANNO 2023
INFRA75ENNI = 1,50%ULTRA75ENNI = 6,40%
563,74 + 8,46 = 572,20563,74 + 36,08 = 599,82

Ed è questo l’importo prestabilito per il 2023.

Per il 2024, l’adeguamento delle pensioni minime sarà registrato durante la perequazione e l’aumento determinato dal rinnovo del trattamento minimo.

 Di seguito viene fornito l’esempio dell’aumento complessivo nei casi in cui l’importo mensile sia inferiore al trattamento minimo.

ESEMPIO

IMPORTO DEL TRATTAMENTO MENSILE ANNO 2023: 300,00 euro

Tabella B
CALCOLO DELL’INCREMENTO MENSILE DEL TRATTAMENTO PER L’ANNO 2023
INFRA75ENNI = 1,50%ULTRA75ENNI = 6,40%
300,00 + 4,50 = 304,50300,00 + 19,20 = 319,20

 Infine, per coloro che compiono 74 anni di età nel 2023, l’aumento spetterà a partire dal mese successivo al compimento dell’età.

Quando arriva la pensione a luglio?

I pensionati che ritirano la pensione direttamente presso gli uffici postali devono considerare il seguente calendario:

1° luglio 2023: cognomi dalla A alla B;

3 luglio 2023: cognomi dalla C alla D;

5 luglio 2023: cognomi dalla L alla O;

6 luglio 2023: cognomi dalla P alla R;

7 luglio 2023: cognomi dalla S alla Z.

L’accredito della pensione sul conto corrente sarà effettuato il 3 luglio 2023.