Papa Francesco celebra la Giornata mondiale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l’approvazione della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati. Bergoglio si affida a Twitter per ricordare l’evento, sottolineando che Cristo è “presente in tanti disperati che fuggono da conflitti e cambiamenti climatici”.

Occorre far fronte al problema dell’accoglienza, senza scuse e indugi. Affrontiamolo insieme, perché le conseguenze si ripercuotono su tutti.

Papa Francesco ricorda la Giornata mondiale del rifugiato, l’incontro tra il Santo Padre e il presidente cubano

Non è la prima volta che Francesco ricorre a Twitter per lanciare messaggi importanti. Il Papa ricorre spesso a “cinguettii” per avvicinarsi sempre più alle giovani generazioni. Stavolta lo ha fatto in relazione ad un tema a lui molto caro, quello dei rifugiati e dei migranti.

A proposito di questi ultimi, Bergoglio aveva parlato dei loro pericolosi viaggi in mare nella sua udienza dedicata a San Francesco Saverio, da lui considerato “il più grande missionario di tutti i tempi”. Durante l’ultimo appuntamento domenicale di mezzogiorno, poi, aveva invitato i fedeli a pregare “per chi ha perso la vita nell’Egeo”.

Il Santo Padre oggi è stato impegnato in un colloquio istituzionale con il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel. L’incontro, durato circa 40 minuti, si è tenuto questa mattina in Vaticano. Bergoglio ha regalato a Díaz-Canel un’opera di bronzo, che raffigura una colomba che porta un ramoscello d’olivo. Il dono recava la dicitura ‘Siate messaggeri di pace’. Il presidente di Cuba ha ricambiato con una scultura in argento, bronzo e legno, intitolata ‘Il lettore’, e due libri di poemi cubani.

Francesco ha donato al leader cubano anche il Messaggio per la Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV. Domani per Bergoglio sarà un’altra importante giornata di visite: in Vaticano riceverà il presidente brasiliano Lula.