Spunta una nuova ipotesi sul rapimento di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze da giorni. Stando alle ultime notizie del 20 giugno, il padre, Miguel Angel Romero Chicclo, avrebbe riferito agli inquirenti che la figlia potrebbe essere stata vittima di uno scambio di persona: secondo lui, in sostanza, i rapinatori avrebbero dovuto prendere una sua coetanea. Il movente, come si era ipotizzato, sarebbe da rimandare alla rivalità fra i diversi gruppi che gestiscono il racket degli affitti dell’ex hotel Astor, ora sgomberato per permettere agli inquirenti di svolgere tutti gli accertamenti del caso senza interferenze.
Kata, bambina scomparsa a Firenze: le ultime notizie del 20 giugno 2023
Quello che pare è che ci sia una pista attendibile che gli inquirenti stanno seguendo. Per il resto, noi, come la famiglia, vogliamo trovare Kata viva, non possiamo pensare ad un finale diverso da questo,
ha dichiarato ai microfoni di Fanpage l’avvocata Sharon Matteoni, che insieme a Filippo Zanasi sostiene i genitori della bambina scomparsa dopo la rinuncia all’incarico del precedente legale. Tornando sul caso della piccola Kata, l’avvocata ha ricostruito quanto accaduto negli ultimi giorni, spiegando anche la posizione del padre della bambina che, nelle scorse ore, ha deciso di rilasciare delle dichiarazioni spontanee al pm che si sta occupando della vicenda.
Nella giornata di ieri, dopo lo sgombero degli occupanti abusivi dell’ex hotel Astor – dove Kata viveva con la sua famiglia ed è stata avvistata per l’ultima volta, il 10 giugno scorso -, si sono conclusi i nuovi accertamenti sullo stabile, che hanno riguardato anche le fosse biologiche. Se sia emerso qualche dettaglio di novità non si sa ancora: in questa fase, ha sottolineato l’avvocata Matteoni, “sulle indagini vige il segreto”. Ma la risoluzione del caso sembra essere ogni giorno più vicina.
Miguel Angel Romero Chicclo, il padre della piccola – scarcerato dopo aver provato a togliersi la vita, negli scorsi giorni – è convinto che Kata sia stata vittima di uno scambio di persona e che i rapinatori, gente che avrebbe a che fare con il racket degli affitti dell’edificio occupato, avrebbe portato via lei per errore, invece di una sua coetanea.
È una ipotesi che he il padre di Kata fa e che ha voluto riferire personalmente alla procura – ha spiegato l’altro legale che lo assiste, l’avvocato Zanasi -. Devo dire che il profilo del mio assistito, e anche quello di sua moglie, è tale che pensare a una vendetta perpetrata verso di loro è onestamente inverosimile, sempre che di vendetta si tratti.
La pista del rapimento
Delle piste seguite dagli inquirenti i legali della famiglia non avrebbero che poche notizie. Fin dall’inizio si sa, però, che la più accreditata è quella di un rapimento. Ad ipotizzarlo per la prima volta era stata proprio la madre della bambina, colei che aveva lanciato l’allarme dopo essersi accorta che la piccola – impegnata a giocare nel cortile dell’ex hotel – era scomparsa nel nulla. La donna, parlando con gli inquirenti, aveva anche raccontato che la sua famiglia aveva avuto, di recente, degli screzi con altri inquilini.
Uno, in particolare, due settimane prima della scomparsa di Kata, quando erano stati aggrediti da alcune persone interessate ad ottenere il controllo della loro stanza. Nel corso delle indagini è emerso anche che dietro la sparizione potrebbe esserci la vendetta per un tentato omicidio. A sostenerlo è stato il gip, Angelo Antonio Pezzuti, secondo cui l’episodio della bimba sarebbe collegato al ferimento di un uomo di origini ecuadoregne, spinto giù dal terzo piano dello stabile e salvo per miracolo.
Il tutto nell’ambito di una forte rivalità tra gruppi di diversa nazionalità per il controllo degli affitti abusivi.