Massimo impegno sul PNRR. Il governo Giorgia Meloni procede per evitare di fallire questo storico appuntamento e per sedare le polemiche, particolarmente acuite nelle ultime ore, delle opposizioni politiche. È il Ministro del dicastero competente – Raffaele Fitto – che, tra gli altri, si sta spendendo animosamente anche in filo diretto con le istituzioni europee. Il confronto con la Commissione Europea sul PNRR, fanno sapere dall’esecutivo, procede senza intoppi e con la massima coesione. Lo ha ribadito proprio Raffele Fitto, Ministro con delega agli Affari Europei e al PNRR, in un intervento all’Ey Italy Outlook 2023. Le sue parole riportate dall’AGI:

Il confronto è assolutamente positivo, quella del PNRR è una sfida comune che appartiene al paese e non al governo Meloni. Penso, in questo senso, che le contrapposizioni siano un errore. La Corte dei conti – ha aggiunto Fitto – ha presentato la relazione a marzo, le criticità che indicava non riguardavano il governo insediato da 4 mesi, ma non mi interessa fare questo ragionamento, la polemica di questo tipo non serve al Paese.

PNRR, Fitto: “Con UE dialogo in corso”

“Con la Commissione europea è stata avviata una fase di confronto molto positivo”. Tutto procede per il verso giusto: sembra essere questo, in ultima analisi, il messaggio che il Ministro Raffaele Fitto vuole far emergere. Lo fa respingendo il mood negativo e polemico che si è abbattuto sull’esecutivo specialmente dopo le raccomandazioni di Bruxelles sul PNRR che però, specifica Fitto, non sono da intrepretare negativamente come altri hanno voluto fare. Le sue parole:

Non tutti hanno letto bene le raccomandazioni: dicono che bisogna migliorare la capacità amministrativa a livello locale e noi abbiamo agito con il decreto-legge 13, poi c’è un generico riferimento al miglioramento e alla velocizzazione ma basta leggere le raccomandazioni in tutti i paesi europei, e troviamo raccomandazioni in qualche altro paese molto più forti. Poi la Commissione dice che è necessario avviare una fase di coordinamento tra la politica di coesione e Pnrr: per noi è stata scelta iniziale del governo ed è una punta di orgoglio il fatto che diventa una regola in Europa. Bisogna evitare – ha concluso Fitto – di stressare dichiarazioni per costruire polemiche, bisogna lavorare nel merito per trovare soluzioni.

Stop alle polemiche

Quello di Raffaele Fitto è un invito a mettere fine alle polemiche inutili. Le opposizioni, come è noto, sono sul piede di guerra per quanto concerne al PNRR. Ma il Ministro rigetta qualsivoglia posizione politica pregiudiziale e strumentale ad alzare inutili polveroni. Le sue paorle:

Bisogna evitare di stressare dichiarazioni per costruire polemiche mentre bisogna lavorare sul merito per trovare soluzioni. Oggi alla Camera – ha aggiunto – mi auguro possa uscire dal dibattito sulle mozioni parlamentari un approccio costruttivo: è singolare ipotizzare che il Pnrr andasse perfettamente bene a ottobre e in 8 mesi fosse diventato uno scatafascio. È evidente che non è credibile questa narrazione e non fa bene al Paese. C’è un tentativo di discutere del Pnrr come uno dei tanti temi del dibattito politico: mi auguro venga estrapolato.

Tra le mozioni ci sarà sicuramente quella firmata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che, oltre a chiedere un impegno attivo affinché le risorse non vadano perdute, muovono delle richieste molto specifiche all’esecutivo. In primis si chiede di utilizzare parte delle risorse per agevolare la ripresa dell’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione. Poi – ed è un dato politico ancor più significativo – viene chiesto al governo di prendere una posizione ufficiale e cioè quella che nemmeno una piccola parte delle risorse del PNRR vengano utilizzate per produrre ed acquistare armi e munizioni utili ad approvvigionare l’Ucraina nell’ambito del conflitto con la Russia.