È tempo di cambiamenti per il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba: l’azienda ha infatti deciso di dotarsi di un nuovo CEO in vista di un periodo complesso, reso delicato dall’attenzione speciale che il Governo di Pechino sta riservando al settore della vendita al dettaglio su internet.
L’amministratore delegato, ormai ex, Daniel Zhang sarà dunque sostituito da Joseph Tsai, dopo ben otto anni di onorevole servizio. La decisione va inserita nell’ambito di un forte ristrutturazione dell’organizzazione interna voluta dai proprietari del colosso, già annunciata già a marzo.
Il colosso della Cina Alibaba cambia il suo CEO: Joseph Tsai sarà in carica dal 10 settembre
La notizia della sostituzione di Zhang a guida di Alibaba arriva a sorpresa, ma non lascia di stucco. A marzo, i piani più alti del colosso di e-commerce cinese avevano infatti parlato di una rivoluzione dell’azienda, le cui attività sarebbero state inquadrate in sei aree separate.
Adesso è arrivata la conferma anche del passaggio di testimone al vertice della società, che avverrà il 10 settembre, quando Tsai prenderà definitivamente in mano l’amministrazione di Alibaba.
Tsai non è un volto del nuovo negli ambienti dell’azienda, dal momento che si tratta niente meno che dell’attuale vicepresidente dell’esecutivo. Da canto suo, anche Daniel Zhang non si ritirerà del tutto dai radar del gruppo: l’ex amministratore delegato resterà in Alibaba per dirigere le attività di cloud computing.
Pechino stringe su Alibaba
L’azienda cinese è un caposaldo del mercato tecnologico. Il colosso ha costruito negli anni un mercato orizzontale, spaziando in diversi campi di interesse: e-commerce, logistica, cloud computing, media, intrattenimento e intelligenza artificiale, tutto in mano a un unico, grandissimo, gruppo.
Ma lo strapotere di Alibaba non è stato ben digerito da Pechino. Dalla fine del 2020, il Governo cinese ha messo in campo tutta una serie di provvedimenti che hanno fortemente penalizzato le entrate economiche del colosso. Prima, Pechino ha bloccato l’Ipo di Ant Group, la costola di Alibaba che si occupa di finanza e pagamenti, a sole 48 ore dall’evento. Poi, il mese successivo, Alibaba si trovò indagata per aver ostacolato la concorrenza.
Il risultato di questi ostacoli? Conti in difficoltà e un cambio radicale ai vertici per capire se la situazione può essere migliorata. In realtà, già dagli ultimi mesi, Pechino aveva dimostrato un leggero ammorbidimento verso le aziende del settore, visto anche l’innegabile rallentamento della seconda economia mondiale.