BTP 2031: nel mese di novembre dell’anno 1999 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione di un nuovo Titolo di Stato con durata pari a 30 anni.

Il suddetto Buono del Tesoro Poliennale, in particolare, è stato emesso in data 1° novembre 1999 e scadrà il 1° maggio 2031.

In seguito al periodo di collocamento iniziale si è aperta la fase di negoziazione sul mercato secondario e, ancora ad oggi, è possibile investire su questo titolo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo a vedere insieme tutto ciò che riguarda il sopra citato BTP a medio-lungo termine ed, in particolare, quali sono le caratteristiche, le informazioni principali ed il rendimento che viene erogato agli investitori che acquistano il Buono del Tesoro Poliennale di durata pari a 30 anni.

BTP 2031: ecco quali sono le principali caratteristiche del titolo di Stato

Ecco qui sotto un elenco di tutte le caratteristiche principali e di tutte le informazioni che riguardano i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) con scadenza fissata a 30 anni dal momento dell’emissione:

  • codice ISIN – IT0001444378;
  • emittente – Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF);
  • subordinazione – senior;
  • tipologia – Titoli di Stato italiani;
  • struttura bond – Plain Vanilla;
  • ammontare emesso – 30.762.750.000 euro;
  • lotto minimo – 1.000 euro;
  • valuta di negoziazione – euro;
  • valuta di liquidazione – euro;
  • mercato – piattaforma elettronica MOT (Mercato Obbligazionario Telematico) di Borsa Italiana;
  • clearing/settlement – CC&G/Monte titoli;
  • data inizio negoziazione – 16 marzo 2000;
  • denominazione – Btp-1mg31 6%;
  • codice strumento – 21563;
  • data di godimento – 1° novembre 1999;
  • data stacco prima cedola – 1° maggio 2000;
  • data ultima cedola pagata – 1° maggio 2023;
  • scadenza – 1° maggio 2031;
  • periodicità cedola – semestrale;
  • modalità di negoziazione – corso secco;
  • base di calcolo – ACT/ACT su base periodale;
  • tasso prossima cedola – 3,00.

Rendimento e collocamento

La natura del rendimento che viene riconosciuto ai risparmiatori che investono nel Titolo di Stato in oggetto è la seguente:

“Il rendimento dei BTP deriva in parte dal flusso cedolare e in parte dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione (se il titolo è stato acquistato in asta: in questo caso di parla di “scarto d’emissione”) o di acquisto (se acquistato sul mercato secondario), e il valore nominale (pari a 100) che viene rimborsato alla scadenza. Le cedole sono predeterminate al momento dell’emissione in misura fissa e pagate posticipatamente con cadenza semestrale: sono pertanto costanti per tutta la vita del titolo.”

Ad oggi il BTP 2031 con scadenza a 30 anni e codice ISIN IT0001444378 prevede l’erogazione agli investitori del seguente rendimento:

  • ultimo prezzo 114,6;
  • rendimento netto 3,16%;
  • cedola netta 4,58%;
  • rendimento totale 24,9%;
  • cedola lorda 6%;
  • credito d’imposta 1,59%.

La sottoscrizione dei Buono del Tesoro Poliennali con scadenza a 30 anni viene effettuata attraverso il meccanismo dell’asta marginale, in cui il prezzo totale di aggiudicazione ed il numero di titoli emessi vengono stabiliti in maniera discrezionale.

Per quanto riguarda il collocamento di questa tipologia di buono:

“I BTP possono essere emessi mediante un procedimento chiamato asta marginale che si svolge normalmente due volte al mese: durante la seconda settimana del mese per il BTP 3 e 7 anni e, in relazione alla domanda espressa dal mercato, i BTP 15 e/o 30 anni; durante l’ultima settimana del mese per i BTP 5 e 10 anni.

Prima di ogni asta il Tesoro determina e annuncia i quantitativi emessi (in una forchetta massimo-minimo): l’incrocio tra offerte e domande pervenute durante le aste determina il prezzo (e quindi il rendimento) di emissione del BTP. E’ bene precisare che i risparmiatori non possono partecipare direttamente alle aste ma solo attraverso gli intermediari autorizzati (banche e imprese di investimento registrate presso la Banca d’Italia), presentando presso questi ultimi i loro ordini in tempo utile. In asta i BTP possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra.”