Il piatto piange in chiesa. Non tanto quello dell’offertorio, quanto il conto corrente dei preti del Regno Unito che, per la prima volta nella storia, chiedono a gran voce… un aumento.
Il clero e lo stipendio
Per la prima volta in quasi mezzo secolo infatti il clero della Chiesa britannica si è ritrovato… in bolletta. Così, il sindacato Unite, che rappresenta oltre 2.000 ecclesiastici e ufficiali laici nella Chiesa d’Inghilterra, ha presentato una richiesta per un aumento dello stipendio del 9,5% a partire da aprile 2024. Secondo le proposte di Unite, lo stipendio minimo nazionale del clero aumenterebbe a 29.340 sterline annue (circa 35mila euro). Il sindacato ha anche proposto un nuovo sistema di finanziamento nazionale per garantire che tutte le diocesi possano permettersi di pagare il proprio clero.
Colletti presto in piazza?
La battagliera segretaria generale del sindacato Unite Sharon Graham ha puntato l’attenzione sul fatto che il caro-vita che sta colpendo tutto il mondo, investa anche il clero e gli edifici religiosi:
Come tutti i lavoratori, il clero della Chiesa d’Inghilterra sta lottando con la crisi del costo della vita. Mentre molti sosterranno che il loro lavoro è una vocazione, la semplice verità è che con le loro attuali ricompense sono tra i lavoratori poveri. La Chiesa d’Inghilterra ha miliardi in banca e può permettersi pienamente di pagare al suo clero il modesto aumento di stipendio che sta cercando. Il clero trasmette un messaggio chiaro per la Chiesa della fede nell’aldilà. Unite sta lottando per un accordo migliore per loro qui e ora“.
Il bisogno di carità
A ciò si aggiunge anche la denuncia del clerico Sam Maginnis, che paragona il lavoro dei religiosi a sostegno delle sofferenze dei concittadini al fatto che siao adesso i preti stessi a sentirsi in difficoltà:
Il clero ha lavorato instancabilmente per sostenere le proprie comunità locali attraverso la crisi del costo della vita: facilitando e coordinando servizi e attività vitali, fornendo assistenza personale e orientamento alle persone bisognose , e parlare di speranza e senso di unione in tempi instabili e incerti. Tuttavia, l’anno scorso molti sacerdoti hanno dovuto ricorrere ad aiuti di beneficenza perché non riuscivano a fare fronte alle spese.