La calura estiva ci spinge a trovare soluzioni che ci diano immediato refrigerio. E che cosa c’è di più rinfrescante di una granita al limone siciliana? La scoperta più entusiasmante è che, oltre a darci sollievo nel caso di temperature elevate, questa preparazione la possiamo anche preparare in casa senza l’utilizzo di particolari accessori professionali: e ciò rende ancora più gradevole la sua degustazione.
Ricette estive: granita al limone siciliana
La granita al limone siciliana è un dolce freddo al cucchiaio che si utilizza in prevalenza durante la stagione estiva, ma che può figurare anche come ottimo fine pasto perché rinfresca e aiuta la digestione. La granita è una preparazione che si differenzia dalla grattachecca romana o dal classico sorbetto. E’ infatti più granulosa rispetto al sorbetto, ma più fluida rispetto al ghiaccio tritato con l’aggiunta di succo della grattachecca. La granita si prepara partendo da acqua, zucchero e succo di agrumi (o di altri frutti) lavorando il tutto a basse temperature, così non si formeranno i cristalli di ghiaccio. La granita può essere servita in tazza o in coppa oppure, ed è una classica proposta siciliana, come farcia della brioche diventando una delle più iconiche protagoniste della colazione siciliana.
Da notare che nella versione ai gusti di mandorla, gelsomino o gelso nero, la granita rientra fra i prodotti agroalimentari tradizionali della Sicilia, assieme al mitico gelo di mellone o di limone.
Preparare in casa la granita siciliana al limone è un procedimento semplice e abbastanza veloce. Come dicevamo non servono particolari strumenti ma solo seguire passo passo la ricetta. Andiamo innanzitutto a scoprire quali sono gli ingredienti che ci servono:
- 350 g di zucchero semolato
- 1 l d’acqua;
- 300 ml di succo di limoni biologici
- buccia di 1 limone biologico non trattato
Qual è la granita originale
Prima di svelare i procedimenti per realizzare ni casa la granita al limone siciliana andiamo a scoprire chi può aver inventato questo dolce al cucchiaio apprezzatissimo nella stagione estiva e diventato uno dei simboli della gastronomia della Trinacria. A quanto si dice sembra siano stati gli arabi a mettere insieme per primi ghiaccio e succhi: il loro sherbet (da cui il nome di sorbetto) potrebbe essere l’antenato di questo dolce al cucchiaio. Ma in Sicilia la granita fu perfezionata nel XVI secolo mescolando neve dell’Etna con succo di limone.
Come preparare la granita siciliana al limone
Detto questo vediamo come riprodurre in casa la nostra granita siciliana al limone.
Prendete un recipiente d’acciaio (questo materiale permetterà al composto di congelare prima), e versateci dentro acqua, zucchero, succo e scorza di limone. Mescolate accuratamente di modo che tutto si amalgami per bene. Mettete in freezer e lasciate congelare per circa un’ora. Passato questo tempo con una forchetta rompete lo strato di ghiaccio che si sarà nel frattempo formato e portatelo verso il centro del composto. Riponete di nuovo il contenitore nel freezer e controllate lo stato di avanzamento ogni mezz’ora ripetendo la stessa operazione con la forchetta. La granita siciliana al limone sarà pronta quando il composto assomiglierà alla neve fresca.
Una variante: la granita alle mandorle
Se la granita siciliana al limone è molto conosciuta e apprezzata, quella alle mandorle è praticamente una bandiera della sicilianità. Scopriamo gli ingredienti che ci servono:
- 130 g di zucchero semolato
- 1 l d’acqua
- 250 g di mandorle
Per prima cosa tritate le mandorle con lo zucchero utilizzando la massima potenza del frullatore. Le mandorle rilasceranno un olio che, assieme allo zucchero, formerà un panetto compatto. Ricominciate a frullare mettendo l’acqua un po’ alla volta. Una volta ottenuto un composto molto liquido segui gli stessi procedimenti di congelamento della granita siciliana al limone. Un nota: si possono utilizzare le mandorle già sbucciate o meno, oppure quelle tostate: in ogni angolo della Sicilia c’è una ricetta particolare per la granita alle mandorle quindi non si sbaglia mai. A guidarci c’è sempre il nostro gusto e le nostre aspettative.