Sono in arrivo gli aumenti degli stipendi per un milione e mezzo di metalmeccanici dal nuovo contratto: gli incrementi risulteranno già dalla busta paga di giugno 2023 e saranno proporzionali al livello di retribuzione. Insieme agli aumenti stipendiali, i lavoratori dipendenti da gennaio scorso beneficiano del taglio del cuneo fiscale del 2-3% a seconda della retribuzione mensile. Le due percentuali si incrementeranno rispettivamente di quattro punti (6-7%) dalla busta paga di luglio fino a dicembre 2023.
Il nuovo contratto dei metalmeccanici in realtà rettifica ciò che era stato già decretato nell’ultimo rinnovo: i dipendenti del settore, infatti, percepiscono aumenti degli stipendi in relazione all’incremento dell’inflazione. Base del calcolo è l’indice di inflazione Ipca che rappresenta l’aumento dei prezzi al netto dei beni energetici importati. Tale indice, per il 2022, è stato del 6,6%. Ragione per la quale, da giugno 2023, scattano gli aumenti degli stipendi che sono a tre cifre, a fronte di un’inflazione – alta – già subita negli ultimi mesi.
Aumenti stipendi metalmeccanici, ecco di quanto da giugno 2023
In arrivo gli aumenti degli stipendi e il taglio del cuneo fiscale per un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici già a partire dalla busta paga di giugno 2023. Infatti, in base a quanto prevede il contratto, gli stipendi devono essere ritoccati nel mese di giugno in base all’indice Ipca osservato nell’anno precedente. Nel 2022 tale indice è stato indicato dall’Istat pari al 6,6 per cento. In conseguenza di questo adeguamento, cambiano le buste paga dei lavoratori metalmeccanici, considerando anche gli effetti che si avranno dal taglio del cuneo fiscale del 6-7% da luglio a dicembre 2023. Lo sconto contributivo, attualmente fissato al 3% e al 2% per retribuzioni, rispettivamente, fino a 1.923 euro e da 1.923 a 2.692 euro lordi mensili, sarà incrementato per sei mesi di quattro punti percentuali, fino ad arrivare al 6% e al 7%.
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Incremento busta paga base da 99,60 a 162,21 euro mensili
Per effetto degli aumenti in busta paga per l’indice Ipca, gli incrementi degli stipendi saranno compresi tra 99.60 e 162,21 euro. Nel dettaglio, la categoria dei metalmeccanici più bassa, la D1, percepirà aumenti di 99,60 euro dall’adeguamento degli stipendi all’indice Ipca (pari a 1.390,74 euro all’anno, compresa la quota di Tfr), mentre la riduzione dello cuneo fiscale avrà un impatto tra gennaio e dicembre 2023 di 1.013,46 euro. Il totale di aumento al mese sarà di 185 euro, pari a 2.404 euro all’anno.
Chi attualmente è nella categoria superiore, la D2, percepisce uno stipendio lordo di 1.783 euro. Con l’adeguamento base, avrà un aumento in busta paga di 110.45 euro, che all’anno fa 1.542,25 euro. Considerando il taglio del cuneo fiscale del 7% per 1.123,86 euro, l’aumento mensile è di 205 euro, pari a 2.666,10 su base annua. I metalmeccanici della fascia C1 (1.822 euro lordi mensili), avranno in più di aumento base 112,83 euro, ai quali si aggiungeranno 1.148,13 euro di sconto contributivo del 7%. Il totale degli aumenti in busta paga sarà di 209,51 euro, pari a 2.723,61 euro all’anno.
Aumenti stipendi metalmeccanici, di quanto da giugno 2023 insieme al taglio del cuneo fiscale: tutti gli importi
L’ultimo livello sotto i 1.923 euro mensili lordi (entro i 25mila euro all’anno, per il taglio del cuneo fiscale del 7%), è quello corrispondente al C2: chi è in questa fascia retributiva percepisce 1.860,97 euro lordi mensili, con un aumento base di 115,22 euro e 1.172,41 euro lordi in più tra gennaio e dicembre 2023 con lo sconto contributivo del 7%. In totale, la Categoria C2 percepirà un aumento di 213,94 euro mensili, pari a 2.781,26 considerando anche il taglio del cuneo fiscale.
La categoria C3 di chi prende 1.993,04 è la prima con taglio del cuneo fiscale del 6% (retribuzione annuale tra 25mila e 35mila euro all’anno). L’aumento atteso per l’adeguamento contrattuale è di 123,40 euro, mentre il taglio del cuneo fiscale sarà di 996,52. Per effetto di questi valori, in busta paga l’aumento sarà di 213,94 euro, pari a 2.781,26 all’anno. Per la categoria B1 (retribuzione lorda di 2.136 euro mensili), l’aumento di base da contratto è pari a 132,26, al quale si aggiunge il taglio del cuneo fiscale di 1.068 euro al 6%. In totale, la busta paga salirà di 224,22 euro al mese, pari a 2.914 euro all’anno.
Taglio del cuneo fiscale da luglio a dicembre 2023: ecco quanto incide lo sconto contributivo
La categoria B2 (retribuzione lorda di 2.291 euro mensili), avrà un aumento base da contratto 141,90 euro, al quale si dovrà aggiungere lo sconto contributivo di 1.145,93 euro al 6%. In totale, la busta paga salirà di 240 euro al mese, pari a 3.127 euro all’anno. Per la categoria B3 (retribuzione lorda di 2.558 euro mensili), l’aumento di base da contratto è pari a 158,41 euro, al quale si dovrà aggiungere il taglio del cuneo fiscale di 1.279,32 euro al 6%. In totale, la busta paga salirà di 268,56 euro al mese, pari a 3.491 euro all’anno. Per la categoria A1 (retribuzione lorda di 2.619 euro mensili), l’aumento di base da contratto è pari a 162,21, al quale si dovrà aggiungere lo sconto contributivo di 1.309,97 euro al 6%. In totale, la busta paga salirà di 275 euro al mese, pari a 3.575 euro all’anno.
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