Alla fine c’è voluta una seduta fiume di più di sette ore per approvare il primo punto all’ordine del giorno nel primo consiglio, 21 favorevoli e 12 contrari per convalidare gli eletti nel nuovo consiglio comunale di Terni.

Subito dopo il voto il giuramento del Sindaco Bandecchi

Un consiglio acceso quello di oggi 19 giugno, che alla fine è arrivato alla conclusione che tutti si aspettavano.

Il sindaco Stefano Bandecchi, come da regolamento, ha prestato giuramento, in seguito alla votazione di convalida degli eletti, così come sono state portate a termine tutte quelle operazioni che sono di prassi alla prima seduta.

Proprio la votazione del primo ordine del giorno ha creato grande confusione nelle opposizioni che hanno cercato di cavalcare la relazione della segretaria generale sull’incompatibilità del sindaco.

Preoccupazioni del funzionario che si dissolvevano davanti alla decisione di dimissioni da parte di Bandecchi delle cariche in conflitto effettuate due giorni prima del consiglio.

Questione di metodo il voto di compatibilità di consiglieri e sindaco

A Palazzo Spada, sede del Comune, la discussione si è tutta incentrata sulla compatibilità o meno del coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi con la carica di primo cittadino.

Nonostante le sue dimissioni da presidente del CdA dell’Università Niccolò Cusano e da presidente della Ternana Calcio, la segretaria generale non ha voluto rifare una relazione in base alle nuove informazioni.

La stessa però non si è trattenuta dal suggerire la procedibilità del voto e ha pensato di suggerire un voto separato tra quello per il sindaco e quello per i consiglieri.

Suggerimento respinto dalla maggioranza e contestato dal sindaco Bandecchi che ha subito ribattuto: “Dalla segretaria ci aspettiamo risposte non suggerimenti”. Un atto da parte della funzionaria che è apparso più come un atto politico che una consulenza super partes.

E a nulla sono valse le richieste della maggioranza e di alcuni esponenti dell’opposizione all’indirizzo del segretario generale di pronunciarsi sulla contro-relazione del vicesindaco Corridore e sui verbali delle dimissioni e formalizzate dal primo cittadino e sull’eventuale superamento dei conflitti di interesse.  

La segretaria ha declinato la seconda relazione e suggerito quindi una votazione separata. Con una votazione il Consiglio ha poi deciso di votare una sola volta per la convalida di Sindaco e Consiglieri così come da prassi. Così si è arrivati alla convalida di tutti gli eletti consiglieri e del Sindaco di Terni.

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Attacchi personali dall’opposizioni verso il sindaco

Più che un consiglio comunale si è avuta la netta sensazione di stare in un tribunale dove si volevano processare più che i comportamenti, le intenzioni supposte di future azioni del neo sindaco.

I consiglieri di minoranza sono andati decisi all’attacco dell’imputato Stefano Bandecchi. In alcuni casi sfiorando il cattivo gusto entrando addirittura nel privato del Sindaco. La consigliera di Fratelli d’Italia, Cinzia Fabrizi, ha avuto la delicatezza di tirare in ballo i figli del primo cittadino.

Alla fine il consiglio si è concluso nel tardo pomeriggio con l’espletamento di tutti i punti all’ordine del giorno. Anche se è iniziata con una lunga seduta possiamo dire che è ufficialmente presa il via la nuova avventura della giunta Bandecchi nella città di Terni.

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Nei video due interventi del Sindaco Bandecchi durante la seduta del primo consiglio comunale di Terni

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Eletta la prima donna presidente del consiglio comunale di Terni

Sara Francescangeli è stata eletta con 23 voti e sarà il nuovo presidente del consiglio comunale di Terni, prima donna a ricoprire il ruolo.

“Ringrazio l’assemblea per la la fiducia concordata nella mia persona, eletta nelle prima votazione con voti superiori alla maggioranza, segnale di un gradimento allargato e traversale di cui sono grata. Motivo in più, questo, per essere presidente nel perseguimento dell’interesse superiore per la città. Sarò un presidente al servizio del consiglio e di ciascun consigliere, distante dalle posizioni dei singoli partiti”.