Elly Schlein arriva al Nazareno intorno alle ore 15. E’ il giorno della Direzione Nazionale del Partito Democratico, dopo le polemiche per la partecipazione alla manifestazione del Movimento Cinque Stelle a Roma e il passo indietro di D’Amato. È anche l’occasione per ribadire la linea, alla luce delle amministrative e chiarire i punti in sospeso. La Segretaria inizia ringraziando e ricordando il lavoro fatto finora, ma sottolinea come sia il momento della mobilitazione, di tutto il Partito, sull’agenda per l’Italia e per l’Europa. E’ necessario, per Schlein, per costruire un’identità chiara, per far sì che il Partito torni a essere riconoscibile. Insomma, spiega: “Bisogna che pensando al pd sia chiaro per cosa ci battiamo”, anche e soprattutto dopo la débacle delle elezioni amministrative.

Amministrative, Schlein: “Psicodramma, ma da soli non si vince”

“C’è un’apertura di credito nei nostri confronti, che ci ha consentito di portare il nostro Partito, nei sondaggi, dal 15 al 21 per cento. Nuove iscrizioni, più di 23 mila persone che vogliono far parte di questa comunità e sostenerla. Dobbiamo coinvolgerle” spiega Schlein, che aggiunge:

“Certo ancora non basta a costruire l’alternativa alle destre. Lo abbiamo visto alle ultime elezioni amministrative, dove ai ballottaggi abbiamo perso, anche se al primo turno ci siamo attestati come primo partito in tutti i capoluoghi tranne due. Ho visto che c’è stato un forte psicodramma attorno a questa sconfitta, alimentato soprattutto dai nostri avversari. Consiglierei di non attirarci noi più demeriti di quelli che abbiamo, perché tra coloro che facevano gli spiritosi per una tornata in cui comunque noi siamo passati da 93 a 89 Consiglieri, la Lega è passata da 107 a 37 e altre forze ne hanno fatti meno di 5. La destra ha una coalizione che anche quando si divide al primo turno poi si ricompatta, noi quella coalizione non l’abbiamo”.

Uno psicodramma da cui è necessario riprendersi, per non lasciare spazio ad altri e costruire sinergie con le forze alternative alla Destra: unire gli sforzi sui temi in comune, senza competere sulle sfide per il futuro.

“Tre sono i punti cardine della nostra visione del futuro: la giustizia sociale, il lavoro, la conversione ecologica. Questa è la cornice più ampia” spiega la Segretaria, “in più di un’occasione a partire dall’Assemblea Nazionale del 12 marzo ho voluto esplicitare come queste tre lotte intrecciate si declinino in concreto. E’ però il momento di chiedere a tutto il Partito di mobilitarci insieme su questa agenda è un’estate militante, che ci porti per le strade e tra la gente, raccogliendo bisogni e proponendo soluzioni concrete”.

PNRR, Schlein attacca Meloni

Molti i temi in agenda, considerati fondamentali dalla leader dem, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sul punto Schlein attacca senza sconti l’Esecutivo Meloni:

“Ricorderete che Giorgia Meloni ha passato mezza campagna elettorale dicendo che bisognava cambiarlo, poi è arrivata al Governo, ci sta da 9 mesi, e ancora non ha detto cosa vuole cambiare. Direi che su un piano che dura fino al 2026 è un buon ritmo se si vogliono perdere miliardi di investimenti. Hanno discusso per nove mesi di governance e di accentramento, mentre non ha mosso un dito per sostenere gli enti locali. E’ come se questo governo vivesse come un peso il Pnrr, quasi 200 miliardi che sono una occasione irripetibile per ammodernare il Paese”.

È solo uno dei punti toccati dalla Segretaria, in oltre un’ora di intervento: dalla mobilitazione contro l’autonomia differenziata al fisco, con l’affondo sulle dichiarazioni di Meloni.

“Sulle tasse è vergognoso che Meloni parli di pizzo di stato, è una vergogna per l’ideologia che sottende. Noi continueremo a batterci per la progressività fiscale”.

Schlein ai suoi: “Ok alle critiche, ma serve lealtà”

Infine il passaggio sulle polemiche interne. A chi la attacca la Segretaria risponde:

“Lavoriamo tutti insieme, in maniera corale, serve un’orchestra che suona lo stesso partito. Vanno bene le discussioni e le critiche, ma anche la lealtà sui temi che ci uniscono. Si alimenta il filone letterario delle divisioni del Pd su quei pochi temi su cui convivono sensibilità diverse tra noi. Vi chiedo di far emergere la nostra agenda comune e non farci trascinare ogni giorno dove vogliono i nostri avversari per provare a schiacciarci in dibattiti interni di cui la nostra gente è stufa, rischia di diventare tutto un rumore indistinto. Se ci potessero dedicare una canzone, io credo sceglierebbero ‘Rumore’ di Diodato”.

La Direzione Nazionale arriva poi dopo le polemiche sulla partecipazione di Schlein alla manifestazione indetta dal Movimento Cinque Stelle a Roma. Sul tema la Segretaria taglia corto:

“La settimana prossima si vota in Molise, dove siamo alleati con il M5s. Lo eravamo anche prima della manifestazione. Siamo d’accordo su tutto? No. Sull’Ucraina siamo molto distanti, ma non sul precariato”.

Direzione Pd, le reazioni

“Il PD deve stare in ogni piazza dove si denuncia la precarietà del lavoro” spiega Laura Boldrini all’uscita dalla Direzione. “Non capisco le polemiche se la Segretaria va in piazza a fare un saluto. Credo poi che il Pd abbia la responsabilità di mettere insieme le opposizioni, perché se non creiamo unità ci terremo questa Destra per i prossimi vent’anni”.

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Prima della Direzione sono intervenuti invece Matteo Orfini e Benifei a stemperare le polemiche. Per il primo “le critiche a Schlein sono strumentali” per la partecipazione alla manifestazione dei Cinque Stelle, per il secondo “la lotta alla precarietà non può non essere al centro dell’impegno del Pd. Schlein ha fatto bene a esserci”.

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