La cosiddetta “quarta area” dei ministeri italiani, dedicata a professionisti altamente qualificati, sta per aprire le porte a nuove assunzioni. Questo settore, nato solo un anno fa per reclutare esperti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è pronto per il suo lancio ufficiale, dopo un periodo di stagnazione. Il ministero della Cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano, guiderà la strada annunciando un bando per l’assunzione di 100 funzionari di alto livello con salari fino a 70.000 euro l’anno. Andiamo a scoprire più dettagli sulle prossime nuove assunzioni nei Ministeri.

Assunzioni nei Ministeri: novità dal decreto PA

Il recente decreto sulla Pubblica Amministrazione, denominato Dl PA-bis, prevede una serie di assunzioni in diversi ministeri. Il Ministero della Cultura non sarà l’unico a beneficiare di nuovi talenti nei prossimi mesi. Il decreto PA bis, che segue il precedente decreto PA attualmente in discussione in Parlamento, introduce nuove norme e innovazioni, tra cui la soppressione dell’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), provvedimenti in vista del Giubileo 2025 e alcune modifiche alle normative riguardanti la giustizia sportiva.

Il decreto prevede una serie di assunzioni per rafforzare le forze di lavoro dei ministeri e per rispettare gli impegni del PNRR. Secondo il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ci saranno “300 nuove assunzioni oltre il turnover, oltre alle 3.600 già approvate”.

Come funziona il processo di assunzione nel nuovo decreto PA-bis

Il decreto si compone di 33 articoli divisi in due sezioni, una dedicata alla Pubblica Amministrazione e l’altra allo sport. Vari ministeri vedranno un aumento del personale, a partire dal Ministero della Cultura che arricchirà il proprio organico di 100 membri di personale non dirigente attraverso un concorso pubblico. Oltre a questo, è previsto anche l’arruolamento di personale aggiuntivo al di fuori della Pubblica Amministrazione per sostenere gli uffici del ministro Sangiuliano.

Oltre al Ministero della Cultura, anche altri ministeri beneficeranno delle nuove assunzioni. Il Ministero della Giustizia prevede l’assunzione di 70 dirigenti, metà dei quali saranno selezionati tramite concorso e la metà restante sarà riservata ai funzionari interni con almeno 5 anni di esperienza. Il Ministero dell’Interno, dal canto suo, avrà l’opportunità di assumere 50 dirigenti, anch’essi scelti tra candidati esterni e interni con una divisione 50-50.

I cambiamenti strutturali previsti nel Decreto

Oltre alle nuove assunzioni, il Dl PA-bis prevede anche alcuni cambiamenti strutturali significativi. Uno dei più importanti riguarda l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, che sarà soppressa secondo le disposizioni del decreto. Questo rappresenta un cambiamento significativo, in quanto l’Anpal ha avuto un ruolo chiave nella gestione delle politiche del lavoro in Italia. Inoltre, ci sarà un aumento del finanziamento in vista del Giubileo 2025 (7,63 milioni di euro nel 2023), un evento che avrà un impatto significativo su molte aree della vita pubblica e privata in Italia.

Modifiche alle normative relative alla giustizia sportiva

Il decreto non riguarda solo la pubblica amministrazione e le assunzioni nei ministeri, ma introduce anche alcune modifiche alle normative relative alla giustizia sportiva. Sebbene i dettagli siano ancora in fase di definizione, ci si aspetta che tali cambiamenti possano avere un impatto significativo sul modo in cui gli sport sono regolamentati e gestiti in Italia.

Assunzioni nei Ministeri e risorse PNRR: le parole del ministro Zangrillo

Il ministro Zangrillo ha affermato che il percorso varato dal Consiglio dei Ministri è in linea con quello già avviato del governo, finalizzato a un ammodernamento della pubblica amministrazione. Poi, il riferimento alla situazione attuale:

La situazione ereditata risulta abbastanza critica: il blocco del turnover ha determinato una perdita di persona. Così siamo passati da una PA con un’età media di 43 anni a ora che sfiora i 50 anni. Dobbiamo intervenire anche sui processi. Il PNRR prevede per noi un impegno di 1,2 miliardi per l’ammodernamento della PA rispetto a 1,8 miliardi per l’intero Continente.

Zangrillo parla di risorse significative, ma anche di grandi responsabilità, visto l’enorme sbilanciamento tra le risorse assegnate all’Italia e quelle assegnate al resto del Continente sullo stesso tema.