La 62ma edizione del Festival di Berlino ha visto trionfare il cinema italiano, con i fratelli Paolo e Vittorio Taviani premiati con l’Orso d’Oro per il loro film “Cesare deve morire”. Erano 21 anni che non andava questo premio ad un film italiano. “Spero che qualcuno tornando a casa dopo aver visto Cesare deve morire pensi che anche un detenuto, su cui sovrasta una terribile pena, è e resta e un uomo. E questo grazie alle parole sublimi di Shakespeare”, ha detto Vittorio Taviani al momento del ritiro del premio, seguito dal fratello che ha ricordato e ringraziato i detenuti del carcere romano di Rebibbia dove il film è ambientato “Voglio fare alcuni dei loro nomi: a loro infatti va il nostro pensiero, mentre noi siamo qui tra le luci sono nella solitudine delle loro celle. E quindi dico grazie a Cosimo, Salvatore, Giovanni, Antonio, Francesco e Fabione”.
Altro riconoscimento al cinema italiano, nella sezione Panorama dove il film “Diaz non pulire quel sangue” di Daniele Vicari ha vinto il secondo premio.
Redazione Spettacoli