Manca sempre meno alla Ryder Cup, la competizione golfistica che nel 2023 avrà luogo a Roma. Si tratta della prima edizione assoluta che si giocherà in Italia.
Ryder Cup, a fine settembre si giocherà a Roma
Mancano poco più di cento giorni alla Ryder Cup. Una competizione golfistica importantissima, l’unica che vede l’Europa partecipare come squadra. Un evento che, ogni due anni, si disputa alternativamente nel Vecchio Continente o negli Stati Uniti. La Ryder Cup vede fronteggiarsi i 12 migliori golfisti europei e i 12 migliori golfisti statunitensi. Nelle sei giornate complessive, tre di pratica e tre di gara, gli atleti in gara si contendono il prestigio trofeo.
L’ultima edizione si è tenuta nel settembre 2021. L’evento sportivo, previsto per il 2020, è slittato causa Covid-19 disputandosi con un anno di ritardo. Al Whistiling Straits di Kohler (Wisconsin), gli Stati Uniti hanno battuto l’Europa aggiudicandosi il ventottesimo titolo assoluto della propria storia. I successi europei, invece, ammontano a quindici. La più importante manifestazione golfistica, per la prima volta in assoluto, arriverà in Italia. Il nostro Paese si è aggiudicata la prossima edizione nel dicembre 2015. L’evento si terrà dal 29 settembre al 1° ottobre 2023 e si giocherà al Marco Simone Golf and Country Club di Guidonia Montecello.
Ryder Cup, le parole di Franco Chimenti in vista dell’edizione 2023
La prestigiosa competizione, per quanto riguarda le tappe europea, per la terza volta in assoluto si giocherà lontano dal Regno Unito. La prima volta avvenne nel 1997 in Spagna. Lo scenario fu quello del Valderrama Golfo Club di Sotogrande. Nel 2018, invece, fu il turno della Francia. L’evento venne organizzato a Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines. In entrambi i casi, a trionfare fu la squadra europea. Franco Chimenti, Presidente della Federgolf italiana, come riportato da ANSA si è espresso così sulla prossima Ryder Cup: “Io non ho dubbi che sarà l’edizione più importante di sempre, perché ha un palcoscenico come Roma. Ha vinto l’Italia, ma in realtà ha vinto Roma, perché grazie a questa proposta si siamo riusciti a convincere”.
Il numero uno del golf italiano, ha anche aggiunto: “L’assegnazione all’Italia, avvenuta nel 2015, è stata motivo di delusione per tanti fuori dall’Italia e mi permetto di dire che è stata anche un successo personale, perché pochi anche da noi credevano possibile tale traguardo”. Lo stesso Chimenti, in passato, ha affermato come la Ryder Cup potrebbe lanciare definitivamente il golf in Italia. Inoltre, la stessa competizione golfistica porterà nei benefici non di poco conto al nostro Paese. Non solo nell’immediato ma anche in futuro.
Ryder Cup, un’opportunità per la crescita del golf italiano
Chimenti ha anche fornito sulla possibilità di vedere un italiano in gara: “Il golf italiano è in crescita. Ha ottimi giocatori. Spero davvero che nell’Europa ci sia un nostro rappresentante. Francesco Molinari ha avuto un momento di flessione ma resta un campione e spero che possa avere una wild card per partecipare. Sarebbe fondamentale”.
E sul movimento in generale, Chimenti si è espresso così: “Il movimento conta attualmente in circa 100mila tesserati, ma non ho dubbi che dopo la Ryder ci sarà un’impennata. Puntiamo poi molto sulla crescita del golf femminile Il golf nel mondo ha un seguito paragonabile al calcio. È uno sport che appassiona, in maniera incontrovertibile e lo vedremo anche da noi”. E la Ryder Cup potrebbe essere la prima competizione a trarre un benefit dalla pace fra LIV Golf e PGA Tour. I giocatori che erano passati alla LIV, finanziata dal fondo sovrano saudita, potrebbero rientrare nell’evento che avrà luogo nella Capitale. Da capire, come scrive anche la Gazzetta dello Sport, le modalità di rientro.