Il Tar del Lazio ha deciso che la teca di Trevignano, sul lago di Bracciano, dove è custodita la statua della Madonna, il crocifisso e le panche sono un abuso edilizio e dovranno essere rimossi.
La falsa veggente e il business dei ‘messaggi’ divini
Duro colpo per la famosa veggente di Trevignano. La storia della veggente di Trevignano ha fatto il giro di tutta la penisola ma ancora una volta il dubbio si è trasformato in diffidenza.
Il Tar del Lazio ha dato ragione alle autorità locali. Verrà smantellato l’altarino messo su dalla pseudo veggente Gisella Cardia.
La pseudo “veggente” raccontava di ricevere ogni 3 del mese messaggi dalla Vergine Maria. Quel luogo dove avveniva il presunto miracolo fu subito preso d’assalto da tanti fedeli.
Ora dopo tante vicissitudini e dubbi sollevati dagli stessi fedeli la pseudo veggente dovrà smantellare la scenografia messa sul terreno che però esclusivo uso agricolo.
Ricorso perso per i coniugi dei messaggi miracolosi
Le autorità era già intervenute qualche settimana fa per far togliere il gazebo montato su un prato per accogliere i fedeli. Erano stati proprio i due coniugi Gisella Cardia e il marito Gianni, suo collaboratore in tutto, ad aver fatto ricorso al TAR.
I due avevano fondato l’associazione Madonna di Trevignano che radunava intorno a tale figura molti fedeli volti a chiedere apparizioni, grazie e miracoli. Ma alla fine questo miracolo è svanito e il Tar li ha condannati a togliere tutto.