Il leader di Azione Calenda interviene su quanto sta succedendo in questi giorni all’interno del Pd. Nello specifico il politico, ospite al programma Agorà, parla della decisione di Alessio D’Amato di dimettersi dall’assemblea nazionale dem presa dopo aver visto Elly Schlein prendere parte alla manifestazione del M5S sabato scorso a Roma.

Azione, Calenda: “D’Amato persona di qualità”

Carlo Calenda riprende le dichiarazioni rilasciate dall’ex candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio dopo quanto successo lo scorso sabato. Parla del suo rapporto con il leader di Italia Viva Matteo Renzi, ma anche di un possibile futuro vicino ad Alessio D’Amato.

Io non so cosa vuole fare Renzi. Parleremo con tutti i partiti. Ma c’è un dato di fatto, non si ricuce con un Renzi che dice io vado da un’altra parte. In Azione convivono bene persone del Pd con altre come Carfagna.

E ancora il numero uno di Azione ai microfoni di Agorà afferma:

Io ho sentito tante volte D’Amato. Lui è una persona di qualità, conta perché sa fare accadere le cose. So che ci sono tante persone in sofferenza. Sarei felicissimo se mi chiedesse di entrare in Azione. Come sarei felicissimo degli amministratori sindaci…che si misurano con la capacità di fare accadere le cose. Noi vogliamo costruire un partito di amministratori.

La linea di Carlo Calenda dunque è molto chiara e precisa. Sia per quanto riguarda la relazione con il suo alleato Matteo Renzi, ex premier ed ex sindaco di Firenze, sia per quanto riguarda la sua opinione su D’Amato. Ma non è finita qui. Calenda sostiene anche di voler costruire un partito di amministratori capaci e in grado di lavorare insieme per fornire risposte e soluzioni agli italiani e agli elettori. Non si preclude nulla dunque il leader di Azione.

Le dichiarazioni di D’Amato oggi

Anche oggi, lunedì 19 giugno 2023, Alessio D’Amato ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha ribadito quella che è la sua idea. Non intende tornare indietro, ma anzi vuole proseguire lungo la strada che ha scelto dopo la partecipazione della segretaria del Pd alla manifestazione pentastellata sulle vite precarie.

Elly Schlein ha fatto un errore politico. Non si partecipa ad un’iniziativa politica senza conoscerne la piattaforma, chi sono gli esponenti, quali gli interventi. Perché poi accade quello che è accaduto. Delle due, l’una: o c’è stata una sottovalutazione, e le è stata tesa una trappola per metterla in difficoltà.

E ancora l’ex assessore ha detto:

Oppure c’è stata inconsapevolezza, che è ancora peggio. In ogni caso, la cosa più grave è che a 24 ore di distanza dalle parole di Beppe Grillo non ci sia stata una presa di distanze netta. Se lascerò il Pd? Tutto dipenderà dall’evoluzione della discussione dei prossimi giorni.

D’Amato si è poi detto sorpreso di non essere stato chiamato da nessuno in questi giorni. Ma se appunto da una parte la reazione del Pd sembra essere questa, dall’altra, come emerge dalle dichiarazioni rilasciate oggi da Carlo Calenda, ci sono politici pronti ad accoglierlo.

Calenda: “Con Pd nessuna alleanza strutturale”

Il numero uno di Azione Calenda dunque, dopo aver “aperto le braccia” a D’Amato nel caso decidesse di lasciare definitivamente il suo partito, affronta un importante tema. Quello di una possibile alleanza strutturale con il Pd. Alleanza che però, per Carlo Calenda, non potrebbe esistere.

Con il Partito Democratico nessuna alleanza strutturale perché io la linea con i politici del Movimento 5 Stelle non la condivido. Pnso che servano investimenti strutturali e che la transizione ecologica sia una cosa complessa. Io non penso che il problema del lavoro si risolva con sussidi a pioggia. Considero la politica dei 5s molto dannosa per il nostro Paese.

Carlo Calenda parla infine oggi, lunedì 19 giugno 2023, ai microfoni del programma Agorà anche delle segretaria del Pd e afferma che ci sono non pochi motivi di dissenso nei suoi confronti. Nello specifico il leader di Azione afferma:

Sono tante le ragioni di dissenso con Elly Schlein. Sostengo che forse, a questo punto, è arrivato il tempo di costruire un’area liberal democratica che sia vera.